Convocate a Verona la III e la V Commissione URPV

Verona. Tpl: approvato documento contro i tagli, la battaglia si sposta in Regione

Verona. Tpl: approvato documento contro i tagli, la battaglia si sposta in Regione

Accanto a presidente e assessori della Provincia scaligera sono intervenuti tutti gli assessori con delega ai Trasporti e all'Istruzione delle Province del Veneto Miozzi: “Il bilancio della Regione è in discussione in questi giorni, faremo di tutto affinché vengano salvaguardate le risorse per il trasporto pubblico locale”

I tagli al tpl? "NOn sono più sostenibili". Così il presidente della provincia di Verona, Giovanni Miozzi, ha aperto ieri il vertice sul trasporto pubblico a cui hanno preso parte i presidenti delle province delle città venete.

Il presidente  Miozzi, in qualità di presidente della III Commissione Trasporti URPV (Unione Regionale delle Province Venete), ha partecipato alla riunione congiunta della III e V Commissione per discutere dei tagli al trasporto.

Sono intervenuti l'assessore ai Trasporti Gualtiero Mazzi e l'assessore all'Istruzione Marco Luciani.
Presenti tutti gli assessori con delega ai Trasporti e all'Istruzione delle sette Province del Veneto, ad eccezione di Belluno che essendo commissariata ha mandato un dirigente.

A seguito dei tagli regionali ai finanziamenti per il trasporto pubblico locale, le Province che sono titolari del servizio su delega della Regione hanno discusso e approvato un documento condiviso da tutti. Alla Regione si chiede di non operare ulteriore tagli ai fondi destinati al trasporto pubblico, di ripartire i fondi in base ai servizi minimi garantiti e non in base alla spesa storica, di prendere posizione sulla questione del calendario scolastico su 5 giorni per razionalizzare meglio le corse dei bus.

“Il documento approvato è un buon punto di partenza per affrontare una situazione delicata come quella del trasporto pubblico – ha sottolineato Miozzi -.
Ci sono grandi difficoltà in tante province per continuare a garantire il servizio, ed è per questo che condividerò il documento di oggi con il presidente Urpv Muraro per poi inoltrarlo agli assessori regionali Chisso e Donazzan. Il bilancio della Regione è in discussione in questi giorni, faremo di tutto affinché vengano salvaguardate le risorse per il trasporto pubblico locale”.

“L'annunciata riduzione del fondo regionale per il trasporto pubblico regionale e la cancellazione del fondo di perequazione potrebbero mettere in seria difficoltà il nostro territorio e anche molti altri in Veneto. Oltre a questo, siamo fermamente convinti che la suddivisione dei 250 milioni del fondo regionale, che solitamente avviene in base a criteri storici, debba invece essere fatta sulla base di criteri standard sull'erogazione dei servizi – ha spiegato l'assessore ai Trasporti Mazzi -.
Se la situazione attuale non dovesse cambiare, la Provincia di Verona, che già lo scorso anno aveva contribuito con circa 300mila euro di tasca propria, e l'ATV potrebbero non riuscire più a garantire i servizi resi fino ad oggi. I più colpiti sarebbero purtroppo gli studenti, che rappresentano quasi l'80% degli utenti. Credo sia giunto il momento di premiare, e non di punire, chi, come la Provincia di Verona e altri Comuni, forniscono autonomamente servizi che, già da diversi anni, sarebbero dovuti essere riconosciuti come minimi”.

“La proposta di ridurre l'orario scolastico da 6 a 5 giorni sembra essere la soluzione più accettabile per venire incontro ad una riorganizzazione delle corse dei bus – ha rimarcato l'assessore Luciani -.
Purtroppo però sorgono molte altre problematiche legate alle peculiarità scolastiche: sarebbe più semplice per i licei che hanno 27 ore settimanali, più difficile per gli istituti tecnici e professionali che ne hanno 32. Inoltre, ci sarebbero problemi nell'uso delle palestre e dei laboratori. Infine, bisogna considerare che molte famiglie hanno già iscritto i propri figli per il prossimo anno con l'orario su 6 giorni. L'ideale sarebbe di arrivare progressivamente a una soluzione su 5 giorni, cominciando fin da ora a lavorare con le scuole per raggiungere l'obiettivo nel prossimo anno scolastico”.

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