Voto favorevole della maggioranza, astensione dell'opposizione. Giovedì 29 passaggio in Consiglio regionale

Perugia. Tpl: via libera dalla seconda commissione alla nuova legge di giunta

Perugia. Tpl: via libera dalla seconda commissione alla nuova legge di giunta

Le finalità della legge, che riorganizza il tpl, sono rappresentate dal bacino unitario, un soggetto unico di gestione del sistema regionale, dal biglietto unico regionale, dal maggiore peso alla mobilità alternativa, dalla ridefinizione dei criteri per l'individuazione dei servizi minimi, dall'istituzione della consulta degli utenti della mobilità

Con i voti favorevoli dei commissari di maggioranza e l'astensione di quelli della minoranza, la seconda commissione ha approvato ieri il disegno di legge della Giunta regionale che detta nuove norme in materia di trasporto pubblico locale, modificando ed integrando la precedente legge, tutt'ora in vigore, “37/'98.

Le finalità di questa iniziativa legislativa, alla quale l'organismo di Palazzo Cesaroni ha apportato alcune sostanziali modifiche rispetto al testo originario, sono relative al riordino trasporto pubblico locale attraverso la creazione di un bacino unitario, un soggetto unico di gestione del sistema regionale dei trasporti, il biglietto unico regionale. Verrà dato inoltre maggiore peso alla mobilità alternativa, oltre alla ridefinizione dei criteri per l'individuazione dei servizi minimi. Verrà istituita la Consulta degli utenti della mobilità.

Ora la nuova legge sul trasporto pubblico locale, poi, a breve, il piano regionale trasporti e quello di bacino; entro la fine del 2012 la gara per l'aggiudicazione dei servizi. Sono queste le tappe su cui si è impegnato l'assessore regionale ai Trasporti Silvano Rometti dopo l'approvazione in commissione della legge.

Per l'assessore Rometti, questa legge rappresenta un “obiettivo importante nell'ambito della legislatura. La riforma e la riorganizzazione del trasporto pubblico in Umbria non poteva soltanto limitarsi alla costituzione della Azienda unica, perché ha bisogno di una nuova organizzazione e di una pianificazione dei servizi. Quindi a questa legge seguirà, in tempi brevissimi, il Piano regionale dei trasporti. Nel sistema della mobilità regionale vengono inseriti fattori altamente innovativi, tra i quali, la ridefinizione dei criteri per l'individuazione dei servizi minimi, da sempre un punto debole per quanto riguarda la distribuzione delle risorse verso le singole realtà del territorio. Vengono mantenute, anzi accresciute le garanzie verso il personale, maggiore coinvolgimento degli utenti e dei pendolari nella gestione e nelle scelte, attraverso l'istituzione di una apposita Consulta. In sostanza, si tratta di una normativa che “tiene conto di un punto di avanguardia che già l'Umbria rappresenta nell'ambito del trasporto a livello nazionale”.

Il capogruppo del PdL, Raffaele Nevi, a margine della riunione ha spiegato che il loro voto di astensione (da approfondire in una apposita riunione di gruppo) è legato al fatto che, nella legge “ci sono comunque cose positive che, del resto, chiedevamo ormai da anni. Siamo quindi rammaricati per il troppo ritardo con il quale è arrivata in Consiglio. Anche per questo abbiamo favorito, con il nostro comportamento altamente responsabile, un'approvazione veloce dell'atto in Commissione. Ora si rende necessaria, in tempi rapidissimi, la messa a punto del Piano dei Trasporti e di quello di Ambito per far sì che si possano avviare le gare, possibilmente entro il 2012. Nel testo legislativo ci sono tuttavia passaggi che ci convincono poco, come la questione della comunità tariffaria sulla quale registriamo troppe 'timidezze' dovute, forse, a questioni di 'campanile', come pure la questione del minimetrò e dell'intera mobilità alternativa. Grande importanza riveste la questione relativa ai carichi da prevedere per la Ferrovia Centrale Umbra, una infrastruttura per la quale è necessario decidere se farla funzionare in maniera ottimale oppure, addirittura, eliminarla”.

Per il capogruppo del PD, Renato Locchi, “si tratta di una legge costruita in modo rigoroso ed in tempi, apprezzabilmente, brevi. Tiene conto di una situazione positiva propria di questa Regione, che la colloca, in questo ambito, tra le primissime realtà regionali italiane. L'Umbria è la prima ed unica Regione ad aver realizzato l'azienda unica del trasporto pubblico locale. Questa legge contiene anche alcune importanti innovazioni: la più importante riguarda l'altissima considerazione della mobilità alternativa che alcune città hannogià sperimentato, Perugia, ma anche Orvieto, Spoleto, Todi e ci sono altri progetti in fase di attuazione. L'auspicio è che dopo l'approvazione di questo atto, criteri di riparto, oltre al Piano di bacino possano favorire queste forme innovative di mobilità, così come avviene nella 'moderna' Europa. Per stare in Europa non basta soltanto rispondere alle richieste della Bce, ma anche mettere in atto investimenti ecologicamente compatibili con l'ambiente così come già avviene in molte grandi e medie città europee”.

L'atto verrà discusso e votato nella prossima riunione del Consiglio regionale fissata per giovedì 29 marzo. Relatori: per la maggioranza Paolo Brutti (IdV), per la minoranza Raffaele Nevi (PdL).

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