I sindacati "ai lavoratori chiesti sacrifici insostenibili"

Genova. Amt illustra piano aziendale 2012/2014 ai sindacati

Genova. Amt illustra piano aziendale 2012/2014 ai sindacati

Il piano ha come obiettivi: il risanamento del conto economico attraverso azioni che permettano di ridurre i costi e aumentare la produttività, la sostenibilità sociale senza esuberi per tutta la durata del piano, l’ottenimento di un maggiore supporto da parte della pubblica amministrazione

Il Consiglio di amministrazione di Amt ha approvato il piano aziendale 2012/2014 che è stato presentato ieri mattina alle organizzazioni sindacali.

Come noto il trasporto pubblico in Italia e a livello locale sta vivendo una fase di profonda crisi determinata dalla recessione economica, dalla contrazione di risorse destinate al comparto e dall’aumento di alcune significative voci di costo.
Amt chiuderà il bilancio 2011 in sostanziale pareggio grazie anche a talune operazioni straordinarie, ma dovrà affrontare il 2012 che si presenta fin dai primi mesi estremamente difficile.

Il piano di risanamento e di consolidamento è stato illustrato alle organizzazioni sindacali al fine di individuare un percorso condiviso che permetta di porre in sicurezza l’azienda.

Il Piano aziendale 2012/2014 ha come obiettivi:
* il risanamento del conto economico di Amt attraverso azioni che permettano di ridurre i costi e aumentare la produttività visto che sui ricavi non è allo stato possibile intervenire;
* la sostenibilità sociale senza esuberi per tutta la durata del piano, attraverso il reimpiego interno del personale in eccesso derivante dall’aumento di produttività;
* l’ottenimento di un maggiore supporto da parte della pubblica amministrazione.

Il percorso previsto dal piano dovrà essere condiviso da tutti i soggetti coinvolti, nella consapevolezza che a fronte di taluni sacrifici potrà essere possibile raggiungere il risanamento dell’azienda e garantire prospettive future.

I sindacati ritengono inaccettabile la proposta maturata nel corso dell'incontro coi vertici aziendali sul futuro del trasporto pubblico locale.

"Ai lavoratori vengono richiesti sacrifici insostenibili: per 1700 autisti è stata avanzata la proposta di un aumento di produttività del 12%, pari a 40 minuti di lavoro in più al giorno, un mese in più all'anno al volante – spiegano i sindacati -. Mentre per il personale di staff un giorno a settimana di cassa integrazione a rotazione, con relativa decurtazione del 50% sulla retribuzione".

Le organizzazioni sindacali respingono al mittente una proposta giudicata inaccettabile, anche alla luce del taglio al chilometraggio che peserà moltissimo sui servizi ai cittadini, e si riservano di avanzare nuove ipotesi in un futuro vertice con l’azienda.

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