Le segreterie regionali dei sindacati campani scrivono al presidente della Giunta regionale della Campania Caldoro

Napoli. Tpl: lettera aperta dei sindacati alla giunta regionale “salviamo il tpl”

Napoli. Tpl: lettera aperta dei sindacati alla giunta regionale “salviamo il tpl”

Chiesto un intervento urgente e straordinario per assicurare le risorse economiche all’intero sistema dell’indotto, per garantire la fornitura dei servizi ausiliari e dei pezzi di ricambio e la retribuzione dei lavoratori e l’istituzione di un tavolo regionale per affrontare la grave crisi debitoria delle aziende pubbliche

"Salviamo il trasporto pubblico locale in Campania!".
E' il grido d'allarme lanciato dalle segreterie regionali dei sindacati campani che scrivono una lettera aperta al presidente della Giunta regionale della Campania, Caldoro.

"È grave la situazione del trasporto pubblico locale in Campania. Oggi assistiamo ad una crisi senza precedenti. Il servizio offerto ai cittadini è ai minimi storici: ogni giorno migliaia di corse di treni e bus sono soppresse, con un eccezionale sovraffollamento  dei mezzi che determina l’esasperazione dei viaggiatori e dei lavoratori del settore – scrivono i sindacati -.

In questi giorni le associazioni degli ambientalisti, dei consumatori, i lavoratori ed i semplici cittadini stanno manifestando e rappresentando all’intera comunità campana e nazionale la grave situazione in atto.
Ora basta, è tempo di agire.

I cittadini, i lavoratori e il sindacato chiedono con forza:

– un intervento urgente e straordinario per assicurare tutte le risorse economiche all’intero sistema dell’indotto, per garantire la fornitura dei servizi ausiliari e dei pezzi di ricambio, necessari al ripristino dell’efficienza di treni, bus e infrastrutture (in molte aziende a stento si effettua il 50% del servizio previsto) e la retribuzione dei lavoratori.
– L’istituzione di un tavolo regionale con la presenza di Province e Comuni capoluogo per affrontare la grave crisi debitoria delle aziende pubbliche per evitare ulteriori fallimenti, dopo quello di ACMS di Caserta e la   liquidazione del CSTP di Salerno, con migliaia di posti di lavoro a rischio.  Grave è la situazione finanziaria delle aziende regionali del gruppo EAV (Circumvesuviana, Sepsa, Metrocampania, Eav-bus) e dell’azienda CTP della Provincia di Napoli, nonché delle aziende di proprietà del Comune di Napoli  (ANM, Metronapoli, Napolipark) e quella del  Comune di Benevento AMTS.
– La conferma del contratto di servizio con Trenitalia per i servizi regionali, scongiurando ulteriori tagli di circa 100 corse di treni sul territorio campano.
– L'approvazione del fondo di sostegno per governare i processi di riorganizzazione delle aziende.

Forte e crescente sarà la mobilitazione di cittadini e lavoratori se nelle prossime ore non vi saranno segnali di cambiamento.
Ormai il tempo è scaduto! No al fallimento delle aziende! Sì ad un trasporto efficiente e di qualità".

I sindacati rimarcano anche le dichiarazioni dell'assessore Sergio Vetrella "che smentisce voci riguardo ai tagli dei treni di Trenitalia Trasporto Regionale Campania".

"Abbiamo la sensazione che “l’incompetenza e la mala fede” sia tutta da una parte, soprattutto di chi le cose non le dice con un linguaggio chiaro e pulito, senza lasciare dichiarazioni che non trovano rispondenza su quanto è già accaduto in Trenitalia Campania – scrivono i sindacati -.

Vogliamo ricordare all’ Onorevole Vetrella che già nel 2010, per l’anno 2011, il suo assessorato ha tagliato nei mesi di settembre 30 treni e poi a dicembre altri 80 treni, che hanno messo in ginocchio tutte le zone interne, in particolare le province di Benevento e Avellino, tagliando collegamenti ferroviari sia con Foggia, Napoli, Caserta e Salerno.
Tutto questo ha prodotto, unitamente ad altri tagli nel trasporto su gomma l’isolamento d’interi paesi del Sannio e dell’Avellinese, i cui risultati sono quelli certificati.

Il contratto di servizio con Trenitalia Direzione Trasporto Regionale Campania che chiediamo di onorare e rispettare è quello siglato fra le parti nel 2009, i cui atti pubblici, basta andare su google e cercare il contratto di servizio di Trenitalia regione Campania e verificare i dati in essi contenuti nella consulta regionale del 27 maggio 2009 dall’ACAM, per verificarne cifre, riguardo ai costi e le garanzie dello stesso contratto, anno 2009, 162,6 Milioni di Euro e tutto quanto previsto compresi gli investimenti per l’acquisto e la ristrutturazione dello stesso materiale rotabile di Trenitalia.
Cifre non confermate per l’anno 2011 che si è abbassato a 153 milioni di Euro, con la soppressione dei 112 treni effettuati nei mesi di settembre e dicembre 2010, come richiesto dalla stessa Regione Campania.
Ora ci dica l’assessore se “intende rispettare il Contratto di Servizio con Trenitalia e non intende modificarne le risorse economiche, il che significa anche l’offerta commerciale, cioè treni”, perché a questa domanda deve rispondere l’Assessore in maniera netta e precisa senza parlare sui generis, per non denunciare poi che manca un piano di trasporto regionale in Campania integrato e intermodale, che tenga dentro il sacrosanto diritto alla mobilità dei cittadini della Campania, poiché gli stessi cittadini, associazioni pendolari e le stesse province e comuni della Regione Campania stanno manifestando il loro dissenso su un servizio che l’assessorato alla Regione Campania sta distruggendo pezzo per pezzo.
Abbiamo chiesto un incontro e un tavolo di confronto con l’Onorevole Caldoro attivando lo stato di agitazione di tutte le aziende del trasporto regionale, in caso di mancato confronto ci sarà una prima azione di sciopero".
                                                                                  

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