Il futuro del trasporto pubblico locale

Torino. Tpl: la Regione programma la riorganizzazione del servizio

Torino. Tpl: la Regione programma la riorganizzazione del servizio

Bonino: "Riorganizzeremo il trasporto pubblico, nessuno rimarrà a piedi. I pendolari saranno tutelati e manterremo tutte le linee attualmente in funzione. Dove non fosse possibile penseremo alla riconversione da ferro a gomma"

Parola d'ordine "riorganizzazione". Il trasporto pubblico, fra tagli e razionalizzazione delle linee, è stato al centro dell'intervento dell'assessore regionale ai Trasporti Barbara Bonino.

"Dobbiamo riorganizzare il sistema del trasporto pubblico locale, perché le condizioni economiche non ci consentono più di conservare il servizio così come viene effettuato oggi.
E’ bene sottolineare però che non lasceremo a piedi nessun pendolare: tutte le linee saranno conservate – spiega –. Si tratta semplicemente di una riprogrammazione che prevederà la riconversione da ferro a gomma di quelle linee la cui percentuale fra il costo e l’incasso della bigliettazione è troppo bassa. In taluni casi, si tratta di linee che già ora vengono esercitate tramite bus, per cui agli utenti non cambierà nulla: semplicemente verrà consolidata una situazione finora considerata temporanea. Il piano è in via di definizione e sarà presentato ufficialmente nella settimana dal 16 al 20 aprile”.

In base al piano, illustrato ieri a grandi linee dall'assessore Bonino, verrà attuata una riconversione da ferro a gomma di quelle linee la cui percentuale fra il costo e l’incasso della bigliettazione risulti troppo bassa.
In alcuni casi dovrebbe trattarsi di tratti che già ora vengono esercitati tramite bus e quindi per gli utenti non dovrebbe, in pratica, cambiare nulla: «Semplicemente verrà consolidata una situazione finora considerata temporanea. Il piano è in via di definizione e sarà presentato ufficialmente nella settimana dal 16 al 20 aprile».

L'operazione si rende necessaria a causa alle condizioni economiche generali.

“La razionalizzazione è assolutamente necessaria per la drastica riduzione nei trasferimenti dallo Stato a cui abbiamo assistito negli ultimi due anni. Tagli che hanno inciso pesantemente sul finanziamento sia dei servizi ferroviari che di quelli effettuati con i bus. La Regione non può più permettersi di mantenere linee il cui costo per ciascun utente è di oltre 20-30mila euro”.

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