Dai lunghissimi tempi di percorrenza della linea Pescara-Roma, al collegamento con Napoli inesistente; dalla soppressione del Pescara-Foggia ai problemi delle linee regionali, fino alla possibilità, a partire dal 2016, di perdere gran parte dei treni della linea adriatica
Raccogliere le tante proteste e lamentele dei cittadini scontenti del servizio offerto da Trenitalia e farle diventare proposte concrete per migliorare il settore trasporti: nasce con questo obiettivo il ''Libro nero'' delle Ferrovie abruzzesi, curato da Federconsumatori e Codacons.
Dai lunghissimi tempi di percorrenza della linea Pescara-Roma, al collegamento con Napoli inesistente; dalla soppressione del Pescara-Foggia ai problemi delle linee regionali, fino alla possibilità, a partire dal 2016, di perdere gran parte dei treni della linea adriatica.
"Non solo abbiamo già perso la linea Pescara-Napoli e il collegamento diretto Pescara-Foggia, ma nel prossimo futuro si corre il rischio di veder soppressa anche la linea Pescara-Roma e dal 2016 l'Adriatica" ha spiegato Tino Di Cicco della Federconsumatori Abruzzo.
Presente all'incontro anche il senatore Nevio Felicetti. Il libro contiene una serie di dati e proposte per modifcare e migliorare l'offerta ferroviaria in Abruzzo. Per quanto riguarda la linea Pescara-Roma le due associazioni sostengono che per evitare la sua chiusura é necessario velocizzare il servizio e ridurre i costi di gestione, attivando il Controllo Traffico Centralizzato.
Nel libro viene evidenziata anche la mancanza di treni regionali veloci sulla direttrice Adriatica e di collegamenti unitari con treni regionali sulla linea Pescara – Foggia. Tra le proposte figura anche la necessità di un adeguato collegamento ferroviario tra Pescara e L'Aquila. Per Federconsumatori e Codacons é opportuno anche realizzare il raddoppio del binario ferroviario da Pescara e Scafa e un efficace servizio navetta tra le due località.
All' incontro ha partecipato anche Vittorio Ruggieri del Codacons che, tra le altre cose, ha evidenziato l'esigenza di "rivedere in Abruzzo tutto il sistema della mobilità".