Il Piano della ciclabilità di Roma Capitale prevede di ricoprire la città di nuovi percorsi per le due ruote. Investimento complessivo ammonta a 170 mln di euro. Legambiente: “L'approvazione del Biciplan è un'enorme vittoria dei ciclisti, delle associazioni, di chi ama e usa la bici. Ora l'Assemblea capitolina deve trovare subito i soldi altrimenti sarà tutta una farsa"
A Roma saranno realizzati 1000 chilometri di piste ciclabili entro il 2020, con un investimento complessivo di 170 milioni di euro. Lo ha deciso l' Assemblea capitolina che martedì ha approvato all'unanimità (35 voti favorevoli) la delibera 112/2011 sul "Piano quadro della ciclabilità di Roma capitale”.
Il piano prevede piste di collegamento tra piazza Venezia e piazza del Popolo, passando su via del Corso, tra l'Ara Pacis e Largo Goldoni fino a piazza di Spagna, via di Porta Ardeatina, Ponte Sisto e poi ancora via Palmiro Togliatti, via dell'Oceano Pacifico, via Ottaviano, viale Mazzini, via Angelo Emo, via Mattia Battistini, via di Valle Aurelia. Prevista anche la realizzazione di piste ciclabili nelle aree verdi e nei parchi, sulla sponda destra del Tevere fino a Fiumicino, tra l'Eur e Tor de Cenci dove è in corso la costruzione di un corridoio della mobilità.
Obiettivo del Piano regolatore delle piste ciclabili è anche quello di realizzare un Grande raccordo anulare ciclabile (Grac), destinato a unire le varie piste che dal centro si diramano verso la periferia.
"La delibera approvata – ha commentato l'assessore capitolino all'Ambiente Marco Visconti – è un primo significativo passo per fare di Roma una grande capitale della mobilità sostenibile".
Una prima trance di finanziamento dovrebbe essere stanziata in Bilancio già quest' anno: 28 milioni sui 170 complessivi che l'amministrazione comunale ha in mente di spendere entro il 2020. Le risorse stanziate corrispondono a circa il 10% degli incassi annuali delle multe di Roma capitale.
"Come promesso, Roma Capitale si è dotata del nuovo Piano quadro della Ciclabilità" sottolinea il sindaco Gianni Alemanno, che ringrazia l' assemblea capitolina per aver votato all' unanimità "questa importante delibera, che risponde finalmente alle richieste di chi vuole utilizzare con sicurezza le due ruote ecologiche. Roma avrà centinaia di piste ciclabili in più, sul Lungotevere, nel centro storico, in collegamento alle fermate delle metropolitane e alla Stazione Termini.
Stiamo parlando – ha concluso il primo cittadino – di un passo in avanti nello sviluppo e nella modernizzazione della nostra città, indispensabile per implementare la mobilità sostenibile, necessario per la salvaguardia dei ciclisti e doveroso per tutti coloro che amano Roma e la desiderano ancora più bella e vivibile".
Sul finanziamento dell'ambizioso progetto interviene Legambiente Lazio.
“L'approvazione del Biciplan di Roma, dopo oltre due anni di attesa, è una enorme vittoria dei ciclisti, delle associazioni, di chi ama e usa la bici. Ora però – chiede Legambiente – l'assemblea capitolina deve trovare subito i soldi da mettere in bilancio per realizzare gli interventi, altrimenti sarà tutta una farsa. Se si vogliono usare parte dei soldi derivanti dalle multe, come proprio le associazioni hanno proposto, va benissimo, per ora nella proposta di bilancio approvata dalla Giunta capitolina, per gli interventi del biciplan non c'è il becco di un quattrino, lo stanziamento è zero. Dopo la prima vittoria puntiamo, quindi, subito al nuovo obiettivo. Per questo rilanciamo l'appello a tutti i romani per una enorme partecipazione alla manifestazione Salvaiciclisti di sabato prossimo, alla quale Legambiente ha aderito con entusiasmo".
Per passare da 225 km a 1.200 km di rete ciclabile e da 26 a 350 stazioni per il bike sharing, con tanti nuovi parcheggi nei nodi di scambio, sarebbero necessari circa 40 milioni di euro, sufficienti a realizzare molti degli interventi ma non tutti.
Ad oggi, però, Roma resta l'ultima tra le grandi città italiane per l'indicatore del modal split (spostamenti modali), con solo lo 0,4% degli spostamenti in bicicletta e in condizione troppo spesso del tutto insicure. Secondo lo studio “Città in bici”, nato dalla collaborazione tra Fiab, Legambiente e Città in Bici, gli spostamenti a piedi sono pari al 6%, quelli effettuati utilizzando i mezzi pubblici raggiungono il 28%, mentre il 67% sono spostamenti con mezzi privati, dei quali 52% in auto e 15% in moto.
“Dopo tanti anni non vorremmo che anche il piano quadro della ciclabilità si tramutasse nell'ennesimo annuncio del sindaco – aggiunge Cristina Avenali, direttrice di legambiente Lazio – magari per presentarsi alla manifestazione, per poi dimenticare gli interventi in un cassetto perché non si trovano i soldi. Vanno subito reperiti i primi 40 milioni necessari secondo il piano, chiediamo che nel piano investimenti pluriennale l'assemblea capitolina trovi 25 milioni subito nel 2012 e poi altri 15 milioni nel biennio successivo".