Prevale la sensazione che il processo di fusione delle società di trasporti subisca una battuta d'arresto

Pescara. La giunta regionale rinnova i Cda di Gtm e Sangritana

Pescara. La giunta regionale rinnova i Cda di Gtm e Sangritana

Cgil: "Un rinnovo non condivisibile nei tempi e modalità, incomprensibile con il processo in corso di realizzazione dell’Azienda Unica del trasporto su gomma. Un progetto che l’Abruzzo aspetta da anni e che lo stesso presidente Chiodi, all’indomani dell’approvazione della Legge regionale sulla fusione di Arpa, Gtm e Sangritana, definiva “progetto di riforma epocale”

La Giunta regionale ha rinnovato i direttori generali e i consigli di amministrazione di Gtm e Sangritana.

"L'assessore Giandonato Morra mi ha confermato la notizia". Lo riferisce il capogruppo Prc in Consiglio regionale d'Abruzzo, Maurizio Acerbo, che dice anche di trovare "sul piano del metodo, discutibile il comportamento del governatore Chiodi, che procede a una scelta come questa senza nessun preventivo confronto sull'opportunità di tale scelta in Commissione e con le organizzazioni sindacali".

Per Acerbo "evidentemente é il 'tavolo politico' del PdL la sede in cui si discute, non certo i 'patti' e tantomeno le sedi istituzionali".

"E' forte la sensazione – osserva – che si stia minando il processo di fusione delle società di trasporti che già la maggioranza ha ritardato oltremodo. Soltanto l'azione dell'opposizione ha consentito all'assessore Morra di superare in Consiglio regionale le resistenze del PdL".

"Ora Chiodi rinnova vertici di società che si sono apertamente schierati (come nel caso di Michele Russo della Gtm) contro la fusione – denuncia Acerbo -. Non mi convince l'argomentazione che comunque Chiodi, che ha partecipato personalmente alla riunione della Gtm, ha fatto inserire una clausola che prevede in caso di fusione la decadenza del cda".

"Resta il fatto che chi può rimanere altri tre anni sulla poltrona difficilmente si adopererà con celerità per portare a termine gli adempimenti relativi al processo di fusione nell'azienda unica – ipotizza in conclusione -. Se Chiodi rinnova per tre anni chi si é opposto finora all'azienda unica vuol dire che non ritiene che questa posizione non contrasti con l'orientamento politico della maggioranza".

"Un rinnovo assolutamente non condivisibile nei tempi e nelle modalità, incomprensibile con il processo in corso di realizzazione dell’Azienda Unica del trasporto su gomma – spiega la Cgil -.
Un progetto che l’Abruzzo aspetta da anni e che lo stesso presidente Chiodi, all’indomani dell’approvazione della Legge regionale sulla fusione di Arpa, Gtm e Sangritana, definiva come “progetto di riforma epocale”.

Il buon senso avrebbe suggerito di affidare gli stessi incarichi in prorogazio e fino alla definizione del progetto di fusione, invece i rinnovi vengono fatti per tre anni. E’ del tutto evidente la sproporzione fra l’urgenza che i tempi della fusione impongono e l’ampiezza della durata dei nuovi incarichi che di per se costituiscono un disincentivo al rispetto dei tempi previsti".

"Non va sottaciuto – spiegano ancora alla Cgil – che le persone interessate dal rinnovo sono le stesse che dovrebbero definire entro giugno il Progetto di Unificazione delle tre aziende e che alcuni di loro hanno in più occasioni etichettato il progetto di accorpamento delle aziende come “un’operazione solo demagogica che porterebbe all’aggravio di costi aggiuntivi“.

Ci appare quindi singolare e pericoloso determinare una situazione che rischia di costellare di incidenti il percorso verso la fusione, in una condizione, tra l’altro, di grande difficoltà economica delle imprese del settore e in presenza di una continua riduzione dei servizi di trasporto per i cittadini.

L’azienda unica nasce infatti con l’obiettivo di razionalizzare i costi di gestione evitando l’attuale moltiplicazione per tre delle strutture organizzative – gestionali e le relative sovrapposizioni.
C’è da chiedersi quali siano le reali motivazioni che hanno spinto il presidente Chiodi, che ha presenziato personalmente le assemblee degli azionisti nelle stesse imprese, a rinnovi a così lunga scadenza e che mal si combinano con gli obiettivi contenuti nella Legge Regionale.
Temiamo purtroppo che più che agli interessi dei cittadini abruzzesi le decisioni assunte rispondano come spesso accade ad esigenze di equilibri politici".

Aspettando la fusione delle tre compagnie di trasporto pubblico regionale di cui fa parte, la Gtm di Pescara ha riconfermato il proprio cda per i prossimi tre anni, aggiungendo una clausola di salvaguardia, proprio in virtù della citata fusione, che nel caso vedrebbe l'annullamento delle nomine (attualmente mancanti per l’abbattimento dei costi) del direttore generale e del direttore amministrativo.

Il presidente Michele Russo ha sostenuto che “la riconferma del cda non é antitetica al progetto di fusione, visto che noi come Gtm – ha detto – da tempo abbiamo iniziato a valutare questa possibilità, confidando però in una fusione che porti ad una razionalizzazione dei costi, con il mantenimento degli stessi standard di servizio”.

Gtm ha presentato anche il bilancio 2011, con un utile marginale, e Russo ha sottolineato: “considerando che in una azienda di servizio pubblico l'obiettivo è quello del pareggio, possiamo ritenerci soddisfatti. Il patrimonio netto nel 2009 era di 4,2 milioni a fronte dei 4,6 di oggi (…). L'utile ante-imposte è stato di 447 mila euro che con l'applicazione dell'Irap si è ridotto a 1.966 euro”.

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