Chisso: “Si tratta di un progetto a regìa regionale ricompreso nel Programma Operativo Regionale relativo all’obiettivo Competitività Regionale e Occupazione parte FESR 2007-2013, che tra le azioni prevede appunto la realizzazione di piste ciclabili in aree di pregio ambientale e in ambito urbano”
L’assessore regionale allamobilità e alle infrastrutture ha firmato ieri una convenzione con la Comunità Montana Alto Astico e Posina per la realizzazione della tratta Velo d’Astico – Laste basse della ciclopista dell'Astico, Tesina e Bacchiglione. “Si tratta di un progetto a regìa regionale – fa rilevare l’assessore – ricompreso nel Programma Operativo Regionale relativo all’obiettivo Competitività Regionale e Occupazione parte FESR 2007-2013, che tra le azioni prevede appunto la realizzazione di piste ciclabili in aree di pregio ambientale e in ambito urbano”.
I comuni interessati da questo tratto della ciclopista sono Velo d'Astico, Cogollo del Cengio, Valdastico, Pedemonte e Lastebasse, nel vicentino. “E’ uno stralcio funzionale – aggiunge l’assessore veneto – inserito nel Piano della Mobilità Ciclistica che costituisce il quadro generale di rete per la pianificazione di uno sviluppo sistematico della viabilità ciclabile della Provincia di Vicenza. L’ambito di progetto riguarda la valorizzazione dello storico collegamento intervallivo tra la Repubblica Veneta ed il Tirolo lungo la Via Imperiale e l’antica strada dell’Ancino”.
L’inizio della ciclopista sarà a Velo d’Astico, in corrispondenza dell’innesto con lav ecchia ferrovia Rocchette – Arsiero riconvertita all’uso ciclabile, proseguendo poi verso Pedescala lungo il corso dell’Astico. A metà percorso il tracciato transita per la località Ponte della Pria, sito molto suggestivo sotto l’aspetto naturalistico. Dal Ponte Pedescala la pista proseguirà sul tracciato della vecchia Strada Imperiale, come sistemato dal genio militare austriaco, fino in territorio trentino. L’estensione complessiva della tratta è di circa 21,5 km. Il costo complessivo dell’intervento è di 1.200.000 euro, di cui 900 mila come quota del cofinanziamento regionale e il resto a carico del soggetto beneficiario. L’inizio dei lavori è previsto per aprile 2013, da completare nell’arco di un biennio.