Mario Monti al movimento #salvaiciclisti: "Vi incoraggio ad andare avanti, bisogna migliorare le condizioni di mobilità di chi usa la bicicletta per muoversi in città"

Roma. Il premier Monti crede nella mobilità sostenibile

Roma. Il premier Monti crede nella mobilità sostenibile

L'intervento del premier arriva a un mese dal primo appuntamento "istituzionale" del movimento, che per il 16 giugno, insieme ad Anci, Legambiente e Fiab, ha convocato a Reggio Emilia la prima parte degli "Stati generali della ciclabilità", da cui dovrebbe scaturire un Piano quadro per la ciclabilità italiana.

"Come già fatto in Europa, finanziando diversi progetti legati alle piste ciclabili, anche in Italia é necessario riservare maggiore attenzione alla 'mobilità leggera'. In questo senso il governo é impegnato a favorire politiche di mobilità sostenibile, anche con l'obiettivo di ridurre il tasso di incidenti stradali che coinvolgono i ciclisti. Mi rendo tuttavia conto che molto resta ancora da fare".
A metterlo nero su bianco è il presidente del Consiglio, Mario Monti, in un messaggio inviato via mail inviata ai coordinatori del movimento #salvaiciclisti.

"Vi incoraggio dunque – prosegue Monti – ad andare avanti, oserei dire a 'pedalare', per attirare l'attenzione su quanto si può fare a tutti i livelli per migliorare le condizioni di mobilita' di chi usa la bicicletta per muoversi in città".

"Mi rendo tuttavia conto che molto resta ancora da fare. Prima che presidente del Consiglio – scrive il premier – sono stato un appassionato di ciclismo e un cicloamatore io stesso. Anche se non ho più, come un tempo, l'opportunità di muovermi bicicletta come vorrei, conosco le problematiche che devono affrontare coloro che utilizzano la bicicletta per muoversi, soprattutto nelle grandi città. La bicicletta é un mezzo di trasporto 'intelligente', sia dal punto di vista dell'impatto ambientale, sia a livello economico, dato che riduce sensibilmente i costi legati alla mobilità urbana, sia, aspetto non meno rilevante, per la salute degli individui".
L'intervento del premier arriva a un mese dal primo appuntamento "istituzionale" del movimento, che per il 16 giugno, insieme ad Anci, Legambiente e Fiab, ha convocato a Reggio Emilia la prima parte degli "Stati generali della ciclabilità", da cui dovrebbe scaturire un Piano quadro per la ciclabilità italiana.

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