Il sindaco di Venezia ha incontrato i rappresentanti dei lavoratori

Venezia. Tagli regionali al trasporto locale, Orsoni: “Situazione drammatica”

Venezia. Tagli regionali al trasporto locale, Orsoni: “Situazione drammatica”

Orsoni: “La Regione Veneto non ha voluto affrontare alcun ragionamento e, con un’incomprensibile arroganza, pensa di poter scherzare indicandoci la via d’uscita con l’aumento dei biglietti Actv ai turisti e invitandoci al ricorso al Tar. Sia chiaro che ci opporremo in tutti i modi che l’ordinamento ci consente”

“Le conseguenze non saranno gravi, ma drammatiche”. Il sindaco di Venezia Giorgio Orsoni ha  commentato così la situazione che si paleserebbe in conseguenza dei tagli prospettati dalla Regione Veneto al trasporto pubblico locale veneziano, una decurtazione dei trasferimenti che ammonterebbe complessivamente a 26 milioni per l’anno prossimo a fronte di un trasferimento che si è assestato nel 2011 a circa 82 milioni di euro.

Il sindaco di Venezia ha voluto incontrare ieri a Ca’ Farsetti i rappresentanti dei lavoratori, segretari provinciali generali e di categoria, per lanciare l’allarme e per condividere una strategia comune che possa affrontare la situazione. Insieme al sindaco anche gli assessori comunali ai Trasporti Ugo Bergamo e alle Aziende Antonio Paruzzolo, il direttore e il presidente di Actv, Maurizio Castagna e Marcello Panettoni.

“La Regione Veneto – ha spiegato ancora Orsoni ai numerosi sindacalisti presenti – non ha voluto affrontare alcun ragionamento e, con un’incomprensibile arroganza, pensa di poter scherzare indicandoci la via d’uscita con l’aumento dei biglietti Actv ai turisti e invitandoci al ricorso al Tar. Sia chiaro che ci opporremo in tutti i modi che l’ordinamento ci consente, ma è necessario condividere il percorso delle nostre azioni – ha aggiunto Orsoni ai sindacati – per questa che appare una pura provocazione”.

“Io non condivido il conflitto interistituzionale – ha concluso il sindaco – tutte le istituzioni dovrebbero sedersi attorno ad un tavolo e dialogare ragionevolmente per risolvere i problemi e migliorare la condizione dei nostri cittadini. Non posso accettare il voler stimolare il conflitto per il conflitto. Il nostro Paese ha bisogno di tutto tranne che di conflitti, ha bisogno di azioni per migliorare i servizi e non tagli indiscriminati come questi che metteranno in seria discussione molti posti di lavoro”.

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