Lo studio realizzato da un gruppo di lavoro misto Isfort-ASSTRA diretto da Carlo Carminucci per Isfort e da Guido del Mese per ASSTRA

Desenzano. All’ombra della crisi: Isfort presenta IX rapporto sulla mobilità urbana

Desenzano. All’ombra della crisi: Isfort presenta IX rapporto sulla mobilità urbana

Il rapporto ha affrontato tematiche quali: il crollo della domanda di mobilità che consolida il recupero del trasporto pubblico; un tasso di motorizzazione in crescita turbato dall’aumento del prezzo della benzina che rafforza il trasporto su rotaia e l’intermodalità

Isfort ha presentato stamane il IX rapporto sulla mobilità urbana in Italia, nell’ambito del convegno nazionale di Asstra su “Trasporti pubblici e mobilità urbana”.

Tra i temi affrontati: il crollo della domanda di mobilità che consolida il recupero del trasporto pubblico; un tasso di motorizzazione in crescita turbato dall’aumento del prezzo della benzina che rafforza il trasporto su rotaia e l’intermodalità.

Il rapporto mette in luce un mercato di trasporti sempre più immobile. Gli italiani nel 2011 hanno effettuato in media 17 milioni di spostamenti in meno al giorno, rispetto all'anno precedente, mettendo in luce una flessione del 13,9%.
A crescere nel settore è il trasporto pubblico locale che tocca quota 13,5% rispetto al 12,9% del 2010.

Allo stato attuale preoccupa l'assotigliarsi delle risorse pubbliche. L’iniezione di nuove risorse per il settore é ad esclusivo appannaggio dei servizi regionali ferroviari gestiti da Trenitalia. Si ripropone quindi per il 2012 la situazione dell’anno precedente: il faticoso, ma quasi integrale, recupero dei tagli per i servizi (circa 1750 milioni di euro) e il mancato reintegro delle risorse in conto capitale (sempre nell’ordine di 300 milioni).

Per il trasporto pubblico locale tradizionale, tuttavia, anche a seguito dei contenuti dell’Accordo l’entità dei tagli rispetto al 2011 è aumentata.
L’attuale conclusione di questa vicenda, per molti versi imbarazzante, si può sintetizzare nel refrain a cui gli operatori del settore sono abituati ormai da anni: il trasporto pubblico locale non è una priorità strategica a livello governativo. Mancano quindi le condizioni di contesto “in positivo” cioè le condizioni per potenziare l’offerta dei servizi, né per fare investimenti finalizzati al rinnovo dei materiali rotabili – a favore del trasporto pubblico (e non solo a sfavore di quello privato) per modificare in profondità i modelli di organizzazione della mobilità alla scala urbana.

Comuni e gestori preferiscono concentrare gli aumenti sui biglietti singoli a tempo, rincarati in media del 10% a marzo 2012 rispetto allo stesso mese del 2011, per tutelare di più l'abbonamento (+2% nel costo medio nello stesso periodo) che si rivolge all'utenza abituale del trasporto pubblico rappresentata spesso da lavoratori e pensionati a basso reddito.

Un moderato aumento tariffario, secondo il capitolo del rapporto dedicato alle opinioni dell'utenza, è considerato tollerabile dalla maggioranza di chi usa i mezzi pubblici, mentre sei "clienti" su 10 ritengono «inaccettabile» una riduzione del servizio.

Il livello di soddisfazione medio che cerca di stabilizzarsi intorno alla sufficienza rischia un tracollo.

Lo studio è stato realizzato da un gruppo di lavoro misto Isfort-Asstra diretto da Carlo Carminucci per Isfort e da Guido del Mese per Asstra. In particolare, la redazione delle diverse sezioni del Rapporto, revisionate da Carlo Carminucci, va attribuita nel seguentemodo: Carlo Carminucci per le Considerazioni introduttive e la Prima parte, Emanuele Proia (Asstra), Elisa Meko (Asstra) e Teresa Pierro (Asstra) per la Seconda parte, Massimo Procopio (Isfort) per la Terza parte, Luca Trepiedi (Isfort) per la Quarta parte. Eleonora Pieralice (Isfort) ha curato le elaborazioni statistiche e l’apparato grafico della Prima parte. Angela Cesaroni (Isfort) ha curato l’editing del testo.
In allegato il 9° Rapporto Isfort sulla mobilità urbana in Italia

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