Utile netto più che raddoppiato, a 285 Mni di euro (+121%). Ulteriore crescita rilevante dei margini intermedi: EBITDA oltre i 1.800 Mni di euro (+8%); EBIT a 664 Mni di euro (+31%)
Il Consiglio di amministrazione di Ferrovie dello Stato Italiane ha approvato il bilancio di esercizio della società ed il consolidato del Gruppo FS al 31 dicembre 2011, redatti secondo i principi contabili internazionali (IAS/IFRS) adottati a partire dalla chiusura dell’esercizio 2010.
Nonostante il perdurare della crisi economica nazionale e internazionale, anche il 2011 del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane presenta risultati economici in significativa crescita, centrando tutti gli obiettivi primari del Piano industriale così da confermare e migliorare l'andamento positivo registrato negli ultimi anni.
La crescita si è fondata sul continuo incremento dei ricavi operativi, che si attestano a circa 8,3 miliardi di euro (8 miliardi a fine 2010), sostenuto dai maggiori volumi prodotti, soprattutto nel segmento “del libero mercato” (+4%).
L'EBITDA di fine 2011 supera per la prima volta la soglia degli 1,8 miliardi di euro (EBITDA Margin al 21,8%), con un +8% circa rispetto ai 1.673 milioni di euro di chiusura dell’anno precedente.
EBIT in forte crescita: 664 milioni di euro, con un incremento di 157 milioni sul 2010 (+31%).
Risultato netto, in utile per il quarto anno consecutivo, in significativo miglioramento: 285 milioni di euro, con un incremento più che doppio (+156 milioni di euro) rispetto al dato di chiusura del 2010.
Anche la Struttura Patrimoniale del Gruppo si rafforza grazie ad un capitale investito netto più equilibrato (-1,3 miliardi di euro rispetto all’esercizio precedente) cui fanno fronte l’alleggerimento della posizione finanziaria netta – scesa nell’esercizio da 9,9 a 8,3 miliardi di euro (-16,4%) – e la crescita dei mezzi propri (+0,3 miliardi di euro); l’indice debt/equity passa di conseguenza da 0,27 a fine 2010 a 0,23 in chiusura del 2011.
In tale contesto va fortemente sottolineata la positiva performance economica delle due maggiori Società del Gruppo:
Trenitalia, con risultati anch’essa in forte crescita rispetto al 2010, chiude l'esercizio 2011 ancora in positivo (utile netto di 156 milioni di euro, rispetto all'utile 2010 di 73 milioni di euro). Questo grazie ad un EBITDA passato da 1.270 milioni di euro a 1.410 milioni (+11%), e ad un EBIT che sfiora i 500 milioni di euro rispetto ai 342 del 2010 (+45%).
La diminuzione dei ricavi da Contratti di Servizio con lo Stato e con le Regioni, è stata più che compensata dai ricavi da traffico passeggeri e merci prodotti nel libero mercato. Particolarmente significative, nonostante il difficile momento congiunturale, le performance nel trasporto merci nazionale (+11%) e internazionale (+22%).
I positivi risultati sono stati raggiunti da Trenitalia proseguendo nell’azione di sviluppo e rafforzamento sia dei nuovi business sia di quelli tradizionali, proseguendo sul percorso di investimenti mirati, realizzati con particolare attenzione alla posizione finanziaria netta della Società (con un decremento dell’indebitamento netto a fine 2011, rispetto al 2010, di quasi 500 milioni di euro) ancora in sofferenza.
Anche RFI-Rete Ferroviaria Italiana contribuisce al miglioramento dei risultati del Gruppo chiudendo il 2011 con un risultato netto di +98 milioni di euro, in crescita rispetto al 2010 (quando l’utile toccò i 92 milioni di euro), e consolidando la sua performance positiva grazie ad un EBITDA pari a 240 milioni e a un EBIT pari a 113 milioni di euro.
In particolare, i ricavi di RFI sono aumentati nello spazio dei servizi del libero mercato che, grazie alla completa liberalizzazione, si prospetta promettente per il futuro.