Sindacati: "Abbiamo sempre sostenuto che il bando di gara per la vendita delle quote di ATAF SpA fosse inadeguato e poco chiaro ma come sempre succede quando si vuol fare le cose troppo in fretta le si fanno male e non danno mai i risultati sperati"
Dopo il ricorso presentato da Busitalia-Ferrovie e dopo la sospensiva alla gara chiesta da Arriva, ieri le segreterie provinciali di FILT CGIL, FIT CISL, UILTRASPORTI, FAISA ED UGL hanno diffidato ATAF SpA nell'aggiudicare la gara per l'acquisizione del ramo d'azienda tpl, denominato ATAF Gestione, senza la garanzia dell'applicazione della Legge 42/98 della Regione Toscana per i lavoratori interessati.
"Ci troviamo costretti a procedere con la diffida per la totale mancanza di volontà da parte aziendale di voler addivenire ad un' accordo tra le parti che garantisse i lavoratori in questa operazione che abbiamo sempre ritenuto sbagliata nei modi e nei tempi – asseriscono le organizzazioni sindacali -.
Abbiamo sempre sostenuto che il bando di gara per la vendita delle quote di ATAF SpA fosse inadeguato e poco chiaro ma come sempre succede quando si vuol fare le cose troppo in fretta le si fanno male e non danno mai i risultati sperati.
Questo ci preoccupava e ci preoccupa ancor di più oggi visto che si potrebbe andare incontro a ricorsi e pendenze che potrebbero durare anni.
Avevamo sempre detto chiaramente che la scelta di mettere in usufrutto le azioni che ATAF detiene in GEST era incomprensibile anche e soprattutto tenuto conto della prelazione che GEST stessa ha su quelle quote.
Avevamo affermato che vendere l'azienda in contemporanea alla gara unica regionale avrebbe creato ulteriori problemi e non avrebbe aiutato la trasparenza dell'operazione.
Noi crediamo fermamente che il riformismo della 'nuova politica' cittadina si debba esprimere in altre forme….non svendendo un'azienda di trasporto pubblico senza garanzie per servizio e lavoratori e non come succede in un'altra azienda pubblica, SAS, dove si licenziano i lavoratori".