L’applicazione dei tagli si accompagna ad una sperimentazione innovativa “Cardine dell’operazione sarà l’esclusione di alcune linee dal contratto di servizio con Trenitalia, a cominciare dalla Novara-Varallo e dall’Alessandria-Ovada, e la loro messa a gara: siamo convinti che un servizio flessibile, solo treno o misto treno-bus, sia appetibile”
L’assessore regionale ai Trasporti Barbara Bonino risponde alle critiche sulla sospensione di dodici linee ferroviarie.
“La riforma del trasporto pubblico che abbiamo definito rappresenta un’occasione importante per migliorare un meccanismo che non era soddisfacente – spiega –. Il nostro intervento è finalizzato a sperimentare un nuovo modello di esercizio, garantendo il diritto alla mobilità di tutti i piemontesi, ma al contempo consentendoci di contrarre la spesa”.
Contrazione necessaria alla luce dei tagli statali al tpl.
“Rispetto alla quota del 2010, per il trasporto ferroviario nel 2011 e nel 2012 abbiamo ottenuto rispettivamente 72 e 43 milioni di euro in meno – dichiara ancora Bonino – Questa diminuzione nei fondi disponibili è stata abbinata ad una netta contrazione nei trasferimenti per il trasporto su gomma, tanto che nel 2011 ci sono venuti a mancare 220 milioni di euro per pagare i servizi di tpl. Mancanza a cui dovremo riparare con un piano di rientro triennale e la prima tranche da 60 milioni di euro è già stata inserita nel bilancio 2012”.
Ma come sono state individuate le linee da sospendere?
“I criteri con i quali abbiamo definito la scelta sono la bassa frequentazione (una media di meno di 50 passeggeri a corsa) e il rapporto costi/ricavi (al di sotto dell’8%) – aggiunge – Oltre a ciò, delle 12 linee in questione, tre sono interrotte da almeno due anni per problemi infrastrutturali e sette sono regolarmente sospese nei mesi estivi. La Regione Piemonte è l’unica ad aver compiuto una scelta coraggiosa, intervenendo sui cosiddetti “rami secchi”, le linee meno remunerative. Altrove si è preferito applicare tagli lineari, ma non per questo meno gravosi per gli utenti. Alcuni esempi? Già nel 2011 il Veneto ha tagliato il 19,5% dei servizi ferroviari, le Marche il 13% e la Liguria il 12%. Il Piemonte, invece, l’anno scorso non ha tagliato alcun servizio e quest’anno ha applicato una riduzione del 5%, risparmiando così 11,5 milioni di euro”.
L’applicazione dei tagli si accompagna però ad una sperimentazione innovativa. “Cardine dell’operazione sarà l’esclusione di alcune linee dal contratto di servizio con Trenitalia, a cominciare dalla Novara-Varallo e dall’Alessandria-Ovada, e la loro messa a gara: siamo convinti che un servizio flessibile, solo treno o misto treno-bus, possa essere appetibile. Sarà una prima apertura al mercato che anticiperà la gara ferroviaria complessiva che verrà indetta entro la fine di quest’anno”, conclude l’assessore.