Trasporto pubblico locale e fondi

Venezia. Tpl: il Consiglio regionale approva nuovi criteri per riparto fondi

Venezia. Tpl: il Consiglio regionale approva nuovi criteri per riparto fondi

Nella mozione di Andrea Bassi, che ha ottenuto il voto favorevole dell'aula si impegna la Giunta a ridefinire entro il 30 settembre 2012 i servizi minimi e ottenere una ripartizione delle risorse basata su nuovi parametri di criticità territoriale

"Da oggi non si torna più indietro: d'ora in avanti, il riparto dei fondi del trasporto pubblico locale sarà effettuato con nuovi criteri che riequilibrino la disparità eccessiva a favore di Venezia. Il voto favorevole del Consiglio regionale alla mozione del collega Bassi introduce il principio dei fabbisogni standard in ogni provincia, ed in un periodo di tagli di risorse previene gli sprechi e la malagestione di un territorio a svantaggio del resto del Veneto".

Il vicecapogruppo leghista Paolo Tosato commenta così, con una nota, il voto favorevole dell'aula alle richieste del presidente della Commissione Trasporti, il veronese Andrea Bassi, che nella sua mozione impegna la Giunta a ridefinire entro il 30 settembre 2012 i servizi minimi e ottenere una ripartizione delle risorse basata su nuovi parametri di criticità territoriale.

"Era fondamentale – dichiara ancora Tosato – fissare questa richiesta all'esecutivo regionale, tanto più in un momento in cui le manovre del Governo e la spending review impongono ulteriori tagli di trasferimenti agli Enti locali. Come in ogni settore economico, vige anche nei trasporti il principio per cui meno risorse hai, più cerchi di essere oculato nel gestirle".

"Con questa logica – conclude il consigliere leghista – per i servizi minimi le aziende dovranno essere in grado di autofinanziarsi senza contare solo sul contributo regionale, ma soprattutto andremo a tutelare la realtà del trasporto locale di tutte le province, anche di quelle che coi vecchi criteri 'veneziacentrici' rischiavano di soccombere o di dover alzare a dismisura i costi dei servizi a carico degli utenti".

La mozione, come dicevamo, impegna la Giunta regionale:

1) a concludere nel più breve tempo possibile, e comunque non oltre il 30/09/2012, la ridefinizione dei servizi minimi secondo le procedure previste dalla legge regionale 30 ottobre 1998, n. 25 al fine di ottenere una ripartizione delle risorse basata: sul criterio oggettivo della domanda di mobilità complessiva dei singoli territori, opportunamente riparametrata in ragione delle criticità territoriali (di cui all'art. 20 comma 5 della LR n. 25/1998), ove queste sussistano; sull'ormai necessaria esclusione di quei servizi che presentino una prevalenza turistica e che dovranno percio' trovare risposta con le modalita' gestionali tipiche dei servizi commerciali;

2) fino alla ridefinizione dei servizi minimi di cui al punto precedente, a ripartire le risorse del tpl sulla base dei criteri individuati dalla DGR n. 973/2012.

"La ridefinizione dei servizi minimi – ha sottolineato Bassi – é diventato un tema ineludibile, che deve trovare soluzione con il criterio della mobilità complessiva dei singoli territori. In questa logica quei servizi che possono trovare risposta con modalità gestionali tipiche dei servizi commerciali, in grado cioe' di autofinanziarsi con la vendita dei biglietti, non devono ricevere contributi come servizi minimi essenziali".

"E' necessario quindi – ha concluso Bassi – riequilibrare i servizi offerti nelle varie realtà territoriali, ricordando che il contributo pubblico per i servizi minimi serve a limitare i passivi e non per creare utili".

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