355 km da Tarvisio a Ravenna su ciclovie Alpe Adria e Adriatica

Udine. Bicistaffetta 2012: Riccardi “mobilità integrata da valorizzare”

Udine. Bicistaffetta 2012: Riccardi “mobilità integrata da valorizzare”

Riccardi: "Dobbiamo fare il massimo per completare l'opera e mantenere a regime tutto quanto già attivato". Riccardi ha evidenziato la ricaduta economica sul territorio garantita dai cicloturisti. Secondo dati Fiab l'impatto economico del cicloturismo é pari a 70-100 euro al giorno

Friuli Venezia Giulia 100 per cento ciclabile almeno per due giorni, dal 13 al 14 settembre, quando centinaia di pedalatori si cimenteranno nelle prime due tappe di Bicistaffetta 2012, 12.a edizione della manifestazione promossa a livello nazionale dalla Federazione italiana amici della bicicletta (Fiab) che, potendo contare su oltre 16mila iscritti, raggruppa attraverso 9 coordinamenti interregionali le 120 associazioni di ciclisti che promuovono la mobilità urbana ed extraurbana in sicurezza.

Bicistaffetta 2012, presentata a Udine dall'assessore regionale alla Mobilità, Riccardo Riccardi, dai vertici nazionali e locali di Fiab onlus e dai rappresentanti di Provincia e Comune, si svilupperà per 355 chilometri prima sull'intera ciclabile Alpe Adria con le tappe più lunghe del minitour, Tarvisio-Venzone-Udine (km 95) e Udine-Aquileia-Grado-Caorle (km 90), poi il 14, quando avrà incrociato il gruppo proveniente da Capodistria (Slovenia) lungo l'Adriatica, ripartirà da Caorle per arrivare a Ravenna il 16 settembre al termine di altre tre frazioni (Caorle-Venezia-Chioggia di km 60, Chioggia-Comacchio di 65 e Comacchio-Ravenna di 45).

"Bicistafetta ritorna in Friuli Venezia Giulia dopo dieci anni – ha spiegato Riccardi – e trova una situazione completamente diversa, caratterizzata da un percorso nord-sud che garantisce un itinerario quasi interamente ciclabile".

La ciclovia Alpe Adria, infatti, è già totalmente in funzione lungo 98 dei 178 km previsti (55 per cento), mentre altri 39 km sono in costruzione, 34 sono già finanziati e 7, ovvero appena il 4 per cento, sono ancora in attesa delle necessarie risorse.

"Dobbiamo fare il massimo per completare l'opera e mantenere a regime tutto quanto già attivato", ha affermato l'assessore regionale.
Riccardi ha evidenziato la ricaduta economica sul territorio garantita dai cicloturisti, al momento ancora non quantificata ma, è stato detto, valutabile fra i 70-100 euro al giorno e, quindi, altamente impattante se, come ha illustrato Michele Mutterle (responsabile Albergabici di Fiab), la provincia di Trento ha ricavato 86 milioni di euro nel 2009 solo grazie al turismo a pedali.

Tra i dati esposti a supporto dell'attrattiva economica del cicloturismo attrezzato, il 15 per cento del fatturato turistico dell'Austria proviene dai tour in bici, mentre la sola ciclopista del Danubio ha garantito un indotto di 72 milioni di euro nel 2010. Per essere competitivi sul mercato europeo, guidato da una Germania che offre 70mila km di percorsi ciclabili contro i 3mila scarsi dell'Italia, servono percorsi protetti, segnalati e ad ampio respiro, servizi ricettivi adeguati e dedicati ma anche intermodalità via mare e soprattutto via rotaia. A questo proposito, Riccardi ha sottolineato "la fondamentale collaborazione avviata con Fiab che, tra l'altro, ha contribuito a ripristinare con tanto di servizio bici il collegamento internazionale tra Udine e Villaco, nella Carinzia austriaca".

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