Polverini: "siamo preoccupati su tutto l'impianto. E' un giudizio sicuramente negativo e in particolare ribadiamo le preoccupazioni sulla sanità, sul tpl, sulle riforme"

Roma. Spending review: parere negativo delle Regioni

Roma. Spending review: parere negativo delle Regioni

In fatto di tpl la riduzione dei trasferimenti dallo Stato alle Regioni, operata con le ultime manovre, pone a rischio la tenuta dell’intero sistema con conseguenze per i cittadini in termini di riduzione dei servizi e di forte riduzione dei livelli occupazionali

La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, presieduta da Vasco Errani, ha approvato nella seduta di ieri un documento sul provvedimento relativo alla spending review. Il testo è stato consegnato al Governo ed illustrato, in sede di conferenza Unificata, dalla presidente della Regione Lazio, Renata Polverini.

La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome valuta negativamente i contenuti del decreto-legge evidenziando quattro aspetti del provvedimento ritenuti fortemente critici che presentano anche profili di incostituzionalità. La Conferenza, in ragione della difficile congiuntura che il Paese sta attraversando, nel condividere gli obiettivi di razionalizzazione e efficientamento della spesa pubblica, ritiene indispensabile che sia garantita la coerenza tra il titolo del Decreto-legge e i contenuti dello stesso. Il provvedimento così come emanato comporta un taglio reale ai servizi essenziali a favore dei cittadini che la Conferenza vuole scongiurare. Per questa ragione si rende disponibile in ogni sede al confronto istituzionale per ricercare congiuntamente le migliori soluzioni.

Con riferimento al tema del trasporto pubblico locale la Conferenza evidenzia la situazione in cui versa il settore sul quale oggettivamente ricade il taglio dei 700 milioni di euro per il 2012 e di 1000 milioni per gli anni successivi disposti dall’articolo 16 del Decreto-legge. La riduzione dei trasferimenti dallo Stato alle Regioni, operata con le ultime manovre, pone a rischio la tenuta dell’intero sistema con conseguenze per i cittadini in termini di riduzione dei servizi e di forte riduzione dei livelli occupazionali. Questo perché ad oggi gli unici trasferimenti continuativi e di parte corrente alle Regioni da parte dello Stato sono quelli del Trasporto pubblico locale. La Conferenza ribadisce pertanto le richieste più volte avanzate nelle sedi istituzionali e già sancite in norme e accordi di mettere a disposizione del trasporto pubblico locale in maniera strutturale congrue risorse che consentano tra l’altro di riorganizzare il settore.

I tagli lineari della spending review mettono a rischio i servizi ai cittadini in sanità e nel trasporto pubblico locale, ulteriori problemi sono da prevedere anche dagli effetti del provvedimento per le società in house e dalle riforme istituzionali che interessano le Province.  

“Noi siamo perché si ragioni – spiega il presidente Vasco Errani al termine della Conferenza delle Regioni di ieri – e si faccia una verifica vera sull’obiettivo che si pone nel provvedimento. Bisogna ridurre la spesa ad invarianza dei servizi. Per noi su sanità e trasporto pubblico locale non è affatto così, per le Regioni con questo provvedimento si tagliano i servizi.

Dunque quello che noi abbiamo proposto e che continuiamo a proporre al Governo è di fare una verifica puntuale in relazione alla riduzione  e azzeramento degli sprechi senza ridurre i servizi. Pertanto chiediamo una disponibilità al Governo, di qui alla legge di stabilità, per verificare puntualmente questi elementi. Ci rendiamo conto della fase difficilissima in cui si trova il nostro Paese, ma sulla base di questo lavoro di verifica, che è ancora da fare, si deve dare certezza ai cittadini sull’erogazione dei servizi, dal trasporto pubblico locale ai servizi sanitari, ai servizi sociali che sono praticamente azzerati. E’ fondamentale la sicurezza e la possibilità di erogare davvero questi servizi. E’ questa la sfida che si prendono le Regioni e che proponiamo al Governo”.

Errani ribadisce: "Noi siamo perché si faccia una verifica vera e obiettiva per ridurre gli sprechi a servizi invariati. Chiediamo al governo di fare una verifica puntuale sull'azzeramento degli sprechi e chiediamo disponibilità, da qui alla legge di stabilità, di verificare puntualmente questi elementi".

“Sul trasporto pubblico locale  – ha spiegato il presidente della Regione Marche, Gianmario Spacca – il taglio di 700 milioni pone in assoluta emergenza le Regioni e si pone l'esigenza di dare certezza al settore in un quadro di legittimità costituzionale. Sulle società in house non è possibile avere un trattamento diverso da quello riservato allo Stato”.

Il  presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, spiega: "siamo preoccupati ancora su tutto l'impianto. Si tratta di un giudizio sicuramente negativo e in particolare ribadiamo le preoccupazioni sulla sanità,  sul trasporto locale, sulle riforme istituzionali con particolare  attenzione a quello che accadrà sul fronte delle Province.
Il presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani, invierà una lettera al governo che, sulla luce della sentenza della Corte Costituzionale di qualche giorno fa (199/2012), mette in evidenza come la Corte abbia "sanzionato" l'atteggiamento del Governo che interviene sulle società in house, andando in qualche modo a ledere l'autonomia Regioni e degli enti locali. "Con questo provvedimento – ha sottolineato la Polverini – il governo reitera un atteggiamento già sanzionato dai Supremi giudici".

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