Chiodi: "Con l'operazione di fusione il Governo regionale intende perseguire anche un aumento della capacità competitiva della Newco nella competizione tra aziende, in un mercato che si va, sia pure lentamente, liberalizzando ed aprendo alla concorrenza, anche a livello internazionale"
Il Consiglio regionale, riunitosi in seduta straordinaria ieri pomeriggio, ha approvato (a maggioranza) una risoluzione che impegnata il presidente della giunta regionale, Gianni Chiodi, a proseguire e concludere il processo aggregativo fra le società di trasporto partecipate dalla Regione Abruzzo (Arpa, Gtm e Sangritana), al fine di realizzare un'unica azienda regionale di trasporto, che comprenda anche il trasporto su ferro (frutto di un emendamento presentato dall'Assessore regionale ai Trasporti Giandonato Morra).
"Con l'operazione di fusione – ha detto il Presidente Chiodi – il Governo regionale intende perseguire anche un aumento della capacità competitiva della Newco nella competizione tra aziende, in un mercato che si va, sia pure lentamente, liberalizzando ed aprendo alla concorrenza, anche a livello internazionale".
Il documento approvato contiene, in gran parte, anche i punti proposti dalle forze politiche di minoranza.
"L'idea riformatrice sui trasporti va avanti".
Così Lanfranco Venturoni commenta la riunione del Consiglio Regionale straordinario. "Tale riforma, tuttavia, deve essere compatibile con ciò che si vuol fare – spiega il presidente del gruppo PdL – e con ciò che si può fare, tenendo conto delle realtà esistenti e valorizzando nel miglior modo possibile le esperienze e le professionalità di cui l'Abruzzo dispone".
"Il PdL è compatto e determinato a lavorare per un Abruzzo più efficente e moderno – ha concluso il presidente del gruppo PdL – ma come sempre è aperto al confronto su temi di importanza fondamentale per la regione".
"Sulla riforma dei trasporti la maggioranza è in totale confusione e Chiodi non ha il coraggio di prendere nessun impegno sulla tempistica della sua attuazione".
Così il Consigliere regionale del PD, Claudio Ruffini, che commenta il Consiglio regionale straordinario sul tema dei trasporti.
"Il documento che l'assessorato ha predisposto – osserva Ruffini – è solo una fotografia dell'esistente e di buoni propositi, ma non comprende assolutamente le fasi e le procedure civilistiche per attuare la fusione. Inoltre non entra nel merito né delle integrazioni di esercizio e né della contrattazione di secondo livello".
Secondo il consigliere regionale del Pd, la fusione è "un'operazione straordinaria che richiede, nel caso di specie e considerato che siamo di fronte ad una procedura di media complessità, una tempistica di 8/12 mesi per concludersi (se tutto fila liscio e non si trovano intoppi di percorso)".
"Abbiamo bisogno che vengano definiti una serie di passaggi" aggiunge Ruffini "altrimenti dal giorno in cui si produrranno gli effetti della fusione sarà il caos totale a meno che non si abbia il buon senso di predisporre un adeguato e serio piano industriale o piano d'impresa. Volendo esprimere una prima valutazione sul documento redatto dall'assessorato, i dati che mergono dimostrano la bontà della fusione, ovvero che non vi sono pesanti esuberi di personale né aumenti dei costi".
"Ma questa maggioranza – aggiunge Ruffini – teme la riforma perché mina la stessa integrità della già fragile maggioranza. Le poltrone assegnate ai propri amici difficilmente verranno toccate, tanto è vero che nel piano vengono previsti addirittura sette direttori generali. La nostra proposta – conclude il Consigliere regionale del Pd – è di andare avanti con la fusione e di salvaguardare gli esuberi del personale tagliando e facendo a meno di qualche dirigente che certamente ha un costo superiore rispetto agli operai".