I soci chiedono di individuare un partner industriale privato, dotato di competenza e capacità finanziaria

Forlì-Cesena. Start Romagna: i soci rinviano aumento di capitale

Forlì-Cesena. Start Romagna: i soci rinviano aumento di capitale

I soci pubblici chiedono di procedere immediatamente all'ingresso nella compagine societaria di Start Romagna di TPER Bologna tramite l'acquisizione del ramo d'azienda che si occupa del tratta Rimini – Valmarecchia; in secondo luogo si chiede di definire entro il 31 dicembre le modalità più efficaci per garantire l'adeguata capitalizzazione di Start

L'Assemblea straordinaria dei soci di Start Romagna S.p.a ha deciso di rinviare l'aumento di capitale sociale defininendo un percorso operativo d'intervento.
Il Coordinamento dei soci di Start Romagna S.p.a. ovvero le Province di Ravenna, Forlì Cesena e Rimini, il Comune di Cesena e le holding rispettivamente dei Comuni di Ravenna, di Forlì e di Rimini, hanno condiviso una serie di obiettivi strategici, connessi alla costituzione ed allo sviluppo della società, decidendo di rinviare la trattazione del punto relativo alla proposta di aumento del capitale sociale per 4 milioni di euro.

I soci hanno ravvisato la necessità di valorizzare e consolidare l'integrazione a livello territoriale romagnolo tra le aziende di tpl pubbliche confluite in Start Romagna, ma hanno anche rilevato la presenza di una realtà industriale che, valorizzando il tessuto imprenditoriale privato locale, ha dato vita a schemi e percorsi collaborativi di sinergia gestionale e industriale nel tpl dell'intero territorio romagnolo, anche come scelta conseguente agli indirizzi normativi regionali, che individuano come strumento centrale di miglioramento della qualità dei servizi "lo sviluppo dell' integrazione territoriale nella loro gestione" in un "ambito ottimale" di "bacino" (art. 14 ter L. R. Emilia Romagna n. 30/1998 e s.m.i.).

In termini concreti i soci chiedono di procedere all'ingresso immediato nella compagine azionaria di Start Romagna di Tper di Bologna attraverso l'acquisizione del ramo d'azienda esercente il tpl sulla tratta Rimini – Valmarecchia (mediante aumento di capitale per €. 4.000.000,00 rappresentato da n. 4.000.000 di azioni ordinarie da €. 1,00 cadauna, senza sovrapprezzo, da liberarsi in natura con il succitato conferimento) per finalità di evidente razionalità gestionale nel bacino romagnolo, collocandosi al contempo in linea con indirizzi e strategie di respiro regionale.
Chiesto inoltre di verificare e definire entro il 31.12.2012 le più opportune ed efficaci modalità per:

– garantire un'adeguata capitalizzazione di Start Romagna come necessaria dotazione per acquisire gli affidamenti ed eseguire conseguentemente i servizi, assicurando nel contempo qualità dei servizi medesimi ed adeguati investimenti, in un quadro di incertezza di risorse che devono comunque essere ragionevolmente assicurate dai nuovi contratti di servizio;
– ricercare un partner industriale privato, dotato di competenza operativa e di sufficiente capacità finanziaria, così come esplicitamente disposto dall'art. 7 della convenzione costitutiva di Start Romagna ("la selezione del partner industriale dovrà privilegiare sia la capacità imprenditoriale che l'apporto di risorse finanziarie").

"Tali scelte – sottolinea il coordinamento dei soci – andranno effettuate rapidamente, attraverso un approfondimento esaustivo e condiviso, nonché con una rigorosa valutazione dei tempi e delle modalità operative più efficaci, tenendo conto delle implicazioni relative alla scelta tra le diverse tipologie procedurali di affidamento dei servizi previste dall'attuale ordinamento. Tale percorso di scelta delle modalità di gara è necessariamente parallelo ed indipendente da quello relativo alla gestione imprenditoriale dei servizi, ma condiziona inevitabilmente le scelte industriali e societarie".

L'ordine del giorno condiviso dai soci mette in evidenza anche la grande importanza che riveste il parallelo percorso di accorpamento delle Agenzie per la Mobilità dei tre bacini romagnoli, come strumento di garanzia e presidio delle competenze degli enti locali per una equilibrata esplicazione delle funzioni di regolazione del tpl, in un logica di separazione dalla gestione dei servizi che, nell'ambito del complessivo sistema del tpl romagnolo, costituisce ulteriore elemento di razionalizzazione.

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