Panettoni: “Per uscire dal tunnel bisogna avere la certezza strutturale che tutte le risorse del fondo verranno effettivamente destinate dalle Regioni a far muovere coi mezzi pubblici i 15 milioni di cittadini che ogni giorno usano il trasporto pubblico. Una domanda di mobilità, peraltro, in forte e drammatica ascesa a causa della crisi"
“Il nuovo sistema di finanziamento del trasporto pubblico locale previsto dal disegno di legge di stabilità potrebbe diventare un boomerang per bus, tram e metro, specialmente in alcune aree del paese, a meno che non si intervenga in sede di conversione a chiudere subito la falla lasciata aperta dal fatto di aver tenuto fuori dal perimetro “protetto” del nuovo 'Fondo Nazionale per i Trasporti' le risorse dell’ex Fondo perequativo".
Marcello Panettoni, presidente di ASSTRA, l’associazione delle imprese di trasporto pubblico locale in Italia, interviene con determinazione a proposito dell’articolo 9 del Ddl stabilità rubricato Trasporto pubblico locale.
“Stiamo parlando di circa 1,5 miliardi di euro l’anno, una quota essenziale dei circa 6,5 miliardi di euro che dovrebbero costituire dal 2013 il nuovo 'Fondo Nazionale Trasporti' – spiega Panettoni -.
Per mantenere in piedi il trasporto pubblico locale in Italia è essenziale che il processo di stabilizzazione delle risorse, appena avviato dal Governo, sia completo. Allo stato, il fondo è zoppo da una gamba”.
“Per uscire dal tunnel – conclude il presidente di ASSTRA – bisogna avere la certezza strutturale che tutte le risorse del fondo verranno effettivamente destinate dalle Regioni a far muovere coi mezzi pubblici i 15 milioni di cittadini che ogni giorno usano il trasporto pubblico. Una domanda di mobilità, peraltro, in forte e drammatica ascesa a causa della crisi che sta obbligando gli italiani a rivedere il loro modo di muoversi”.