I sindacati accusano le datoriali di aver interrotto la nuova fase di trattative, Anav ed Asstra rispediscono al mittente la responsabilità dello stop La Commissione di Garanzia sugli scioperi ha deciso di convocare le parti, oggi, per una audizione di natura conoscitiva
Dopo l’ennesima rottura del tavolo delle trattative sul rinnovo del ccnl autoferrotranvieri, consumatasi lo scorso 30 ottobre, la Commissione di Garanzia ha deciso di convocare le parti, per una audizione di natura conoscitiva, oggi alle ore 12.00.
Dopo quattro incontri, che hanno visto seduti allo stesso tavolo sindacati e associazioni datoriali, la vertenza torna in alto mare.
I sindacati sottolineano che c'è urgente bisogno di un’altra sede di confronto, di cui il Governo deve rapidamente farsi promotore per evitare i pesanti disagi per la cittadinanza che, inevitabilmente, saranno determinati dallo sciopero e dalla manifestazione del 16 novembre e per dare alla vertenza una concreta possibilità di avanzamento e conclusione positiva.
"Nei giorni 23, 25, 29 e 30 ottobre si è svolto il programma di incontri con Asstra e Anav per la ripresa del negoziato sul rinnovo del CCNL trasporto pubblico locale nell’ambito del nuovo CCNL della mobilità, secondo il calendario stabilito con le associazioni datoriali in occasione dell’incontro del 22 ottobre, convocato dalle stesse a seguito dell’invito del 15 ottobre proposto alle parti dalla Commissione di Garanzia Legge 146/90 – spiegano in una nota i sindacati -.
Nel corso degli incontri, la delegazione datoriale ha illustrato una ipotesi di intervento su tre gruppi di tematiche contrattuali, con un evidente peggioramento per i lavoratori di tutte le normative in esse contenute, in una pura logica di recupero di risorse di cui solo una parte sarebbe, secondo Asstra e Anav, da destinare all’integrale autofinanziamento del rinnovo contrattuale".
Il primo gruppo comprende: orario di lavoro, ferie, malattia/infortunio non sul lavoro, ampliamento dei contratti di lavoro atipici e potenziamento della flessibilità in entrata. Il secondo gruppo riguarda: indennità di trasferta e diaria ridotta, aumenti periodici di anzianità. Il terzo gruppo, infine, tratta: permessi ex legge 104/92, risarcimento danni,patente di guida- CQC,inidonei, contratti flessibili,fondo di solidarietà.
"Malgrado risulti assolutamente improponibile il rinnovo in autofinanziamento di un CCNL – anche considerando il fatto che il CCNL in questione è scaduto da cinque anni e che le controparti non hanno intenzione di considerare alcun effetto economico pregresso – la delegazione sindacale ha responsabilmente completato il ciclo di incontri programmato il 22 ottobre e proposto la prosecuzione del confronto – proseguono i sindacati -.
Asstra e Anav hanno respinto tale proposta e dichiarata l’interruzione di questa nuova fase di trattativa".
Le aziende di trasporto pubblico locale associate ad ASSTRA ed ANAV rispediscono al mittente la responsabilità di aver interrotto le trattative per il rinnovo del contratto degli autoferrotranvieri.
"Come abbiamo scritto al presidente della Commissione di Garanzia – spiegano Marcello Panettoni e Nicola Biscotti, rispettivamente presidente di ASSTRA e di Anav – le nostre associazioni hanno riaperto alcuni giorni fa il tavolo del negoziato con le organizzazioni sindacali, come richiesto dalla Commissione stessa.
Dopo i primi incontri durante i quali abbiamo illustrato le voci normative su cui impostare un confronto per assicurare una maggiore produttività al trasporto pubblico locale in cambio di aumenti salariali, in un momento di crisi gravissima non solo dell'Italia ma anche di un settore che, specialmente in alcune regioni, è sull'orlo del fallimento, aspettavamo che il sindacato sospendesse lo sciopero del 16 novembre. Una sospensione che non è mai venuta. Non si fanno trattative con una pistola carica puntata contro l'interlocutore, ci siamo limitati a farlo presente al sindacato".
"Per tutta risposta, le organizzazioni sindacali confermano lo sciopero e vorrebbero addossarcene la responsabilità di fronte ai cittadini ed alla commissione di Garanzia – proseguono Panettoni e Biscotti -. Ma stavolta noi non ci stiamo. Ci sembra anzi gravissimo che il Sindacato porti avanti una contrapposizione che poteva avere un senso, forse, parecchi anni fa, quando nessun autoferrotranviere rischiava il posto di lavoro, o nessuna azienda rischiava di chiudere. Oggi è questa la realtà che va affrontata. Il Sindacato ci attacca per il merito delle proposte che abbiamo fatto? Noi rispondiamo che chiedere ai lavoratori di lavorare meglio a fronte di un aumento in busta paga, mantenendo il posto di lavoro, non ci sembra una proposta provocatoria, anzi. È l'unica possibile per non arrossire di fronte al resto del mondo del lavoro ed al paese in crisi".