La commissione comunale Mobilità ha licenziato un emendamento volto a centrare maggiormente il provvedimento

Roma. Il trasporto pubblico ad Atac fino al 2019

Roma. Il trasporto pubblico ad Atac fino al 2019

Alemanno: "Con il voto si sblocca una situazione che si trascinava da troppo tempo e che rischiava di mettere in difficoltà l'azienda già fortemente penalizzata dai numerosi tagli e dalla spendig review. Si tratta dell'ennesimo passo fatto da Atac verso la strada del risanamento intrapresa da tempo"

Il trasporto pubblico romano sarà affidato «in house» all’Atac per i prossimi sette anni, dal 1° gennaio 2013 al 31 dicembre 2019.
L'assemblea capitolina ieri sera ha approvato la delibera per l'affidamento in house ad ad Atac del trasporto.

La delibera approvata dal consiglio comunale adeguandosi alle nuove norme assegna a un unico gestore il tpl.

"Si tratta di un obiettivo a cui tenevamo particolarmente perché in questo modo l'amministrazione sarà in grado di rendere un servizio migliore al cittadino e allo stesso tempo i posti di lavoro potranno essere garantiti. Con il voto di ieri sera si sblocca una situazione che si trascinava da troppo tempo e che rischiava di mettere in difficoltà l'azienda già fortemente penalizzata dai numerosi tagli e dalla spendig review. Si tratta dell'ennesimo passo fatto da Atac verso la strada del risanamento intrapresa da tempo" ha spiegato il sindaco  Gianni Alemanno.

"Con l'approvazione della delibera si ribadisce che la vocazione pubblica di questo servizio strategico per la nostra città non può essere messa in discussione" ha sottolineato Antonello Aurigemma, assessore alla Mobilità di Roma Capitale.

"In coerenza con questo principio, – ha aggiunto Aurigemma – é stato fatto un capillare lavoro affinché le risorse dell'amministrazione riuscissero a sopperire ai tagli determinati dalle manovre finanziarie e dalla spending review, che ammontano a circa il 40%, e ai ritardi nel pagamento dei crediti che l'azienda vanta verso altre istituzioni. Ciò non solo ha evitato che venissero messi in discussione i posti di lavoro e, di conseguenza, il futuro e la serenità di migliaia di donne e di uomini. Ma ha anche fatto in modo che si riuscisse a rimodulare l'offerta del servizio ai cittadini in una fase in cui la richiesta di trasporto pubblico e' in continuo aumento: – ha concluso – basti pensare che gli abbonamenti annuali Metrebus sono praticamente raddoppiati nel giro di appena un anno, passando da poco più di 100.000 a circa 200.000».

"In controtendenza rispetto ad altri enti locali come Milano, Torino e Genova che procedono nella privatizzazione, l'amministrazione capitolina mantiene il ruolo pubblico affidando il servizio del trasposto pubblico locale in house ad Atac fino al 2019. Una scelta che guarda con convinzione alla ottimizzazione e efficientamento del servizio a tutto beneficio della citta' e dell'utenza" é quanto dichiara il presidente della commissione Mobilità di Roma Capitale Roberto Cantiani.

"In particolare, la commissione Mobilità ha licenziato un emendamento volto a centrare maggiormente questo provvedimento. Tra i principali criteri, nell'ambito del piano industriale pluriennale, vanno sottolineate le azioni utili a garantire servizi secondo standard quali/quantitativi predefiniti, con particolare attenzione alle condizioni di accessibilità delle persone a limitata capacità motoria; al blocco del turn-over del personale dirigenziale ed amministrativo, secondo normativa vigente e comunque previa autorizzazione di Roma Capitale. Inoltre – prosegue Cantiani – si punta anche alla tutela dell'ambiente, con l'incremento dei mezzi ecologici nell'ambito degli impegni e degli obiettivi di riduzione delle emissioni inquinanti adottati dall'amministrazione capitolina, e all'individuazione di strategie volte alla maggiore sicurezza del personale ed al contrasto dell'elusione del titolo di viaggio".

"Importante poi, tra le linee guida individuate per i prossimi anni, l'impegno allo scopo di potenziare le linee su ferro della città, con la gestione diretta da parte di Atac della nuova linea C della metropolitana con un piano di produzione che deve prevedere, come servizi minimi, un incremento dell'offerta delle vetture Km su ferro compensata da una riduzione dell'offerta di superficie. Questa verrà ottimizzata, contestualmente all'apertura all'esercizio delle nuove linee della metropolitana, eliminando le sovrapposizioni con la rete metropolitana. Un impegno concreto, positivo – conclude – che rilancia con convinzione un settore fondamentale per Roma, nell'interesse di tutta l'utenza".

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