Confservizi chiede al Tar una pronuncia "prescrittiva"
VENEZIA – «Lascia quanto meno basiti la decisione della Regione Veneto di scrivere zero alla voce di bilancio 2013 destinata al Trasporto pubblico locale" questo l'amaro commento di Confservizi che chiede un commissario.» Lamberto Toscani, presidente di Confservizi veneto esprime senza riserve la sua indignazione: «C'è il sospetto che sia illegittimo, ma al di là di qualsiasi considerazione una simile decisione mette nello scompiglio totale l ́intero comparto, sia aziende pubbliche che private. Forse ora le aziende scriveranno nei loro bilanci previsionali zero alla voce entrate da contributo regionale? Come può la Regione, che stipula un contratto di servizio imponendo di svolgere un'attività ad aziende e non prevedere l'adeguato corrispettivo? Qualunque persona di buon senso comprende che quando va a comperare qualche cosa sa che la deve pagare. Per la Regione questa regola civilistica sembra non esistere. Apriremo un nuovo contenzioso ancor più forte rispetto a quelli già in essere che per gli anni 2010-2011 valgono 30 milioni. Abbiamo già avviato la procedura e l'udienza per il giudizio di ottemperanza sulla sentenza del 2011 nel quale il Tar Veneto dovrà esplicitare le modalità con le quali la Regione Veneto dovrà ottemperare ed in caso di inerzia nominare un commissario ad acta, che interverrà sul bilancio della Regione, è stata fissata per il prossimo 30 gennaio». Quello che intende portare a casa dal ricorso al Tar Toscani a nome della Confservizi è una pronuncia "prescrittiva", che sia subito operativa nei confronti di Venezia. Dalla Regione Veneto si conferma che l'impossibilità di assegnare fondi è solo la diretta conseguenza della "nuova legge del governo Monti che impone che i trasporti siano gestiti con un fondo unico nazionale che dovrà essere poi spartito tra Regioni, come avviene per la sanità". La cifra "zero" quindi dipenderebbe secondo la nota della Regione dal fatto che a Roma non è stato ancora stanziato un fondo per il Tpl Veneto.