La decisa riduzione del chilometri percorsi dai bus previsa per il 2013 mette a repentaglio il futuro di Riviera Trasporti
IMPERIA – L'amministrazione confida che nel 2013 i finanziamenti possano tornare (almeno) ai livelli del passato, ma per adesso non ci giungono notizie confortanti e sembra che a rimetterci sarà il servizio, indebolito dai tagli previsti. La Riviera Trasporti si trova nella stessa situazione di crisi che stanno vivendo le altre società di trasporto liguri, e i lavoratori subiscono le stesse conseguenze, a RT è cassa integrazione per 62 dipendenti. Enzo Amabile, amministratore delegato di Rt ha dichiarato: «Nel 2012 sono state ulteriormente ridotte le risorse per il trasporto pubblico. Eravamo partiti con 135 milioni complessivi nel 2010 e siamo arrivati nel 2012 a 121 milioni e 800. Nel 2013, almeno per quanto sembra stabillito finora da una delibera della Giunta regionale, dovrebbero essere garantiti solo 119 milioni e 500. Noi avremo una quota del 8,892 per cento. Questa preoccupante situazione ci ha imposto la cassa integrazione per 62 dipendenti. Le organizzazioni sindacali hanno capito il problema. Ora, adottate queste misure, bisognerà superare parte del 2013 per poter capire cosa succederà. Ovvero dovremo attendere fino a dopo le prossime elezioni». A quanto sottolineato dall'Ad di Riviera Trasporti va aggiunta una diminuzione forte di fondi dagli enti locali. Secondo l'accordo per il 2012 si passerà da circa 3 milioni e 54 mila euro a 1 milione e 800 mila. In chiusura di 2012, Faisa-Cisal non ha sottoscritto l'accordo per la cassa integrazione dei 62 addetti, che vede invece unite le altre sigle. Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Ugl trasporti considerano infatti il provvedimento un passo inevitabile. Seppure nello stesso tempo si sono scagliate contro l'azionista di maggioranza della Rt, la Provincia, per l'azzeramento dei fondi. A margine di questa vicenda ha aggiunto Amabile: «È singolare che in un momento di crisi in cui la società ha maggiore bisogno di trasporto pubblico, questo settore venga a essere carente di risorse. Andrebbe invece potenziato. Ma al momento questa non sembra essere la strada che si vuole percorrere».