Genova –  Come era nell'aria visti gli aggiornamenti della settimana scorsa è sciopero selvaggio contro i tagli che mettono a rischio il futuro dell'azienda di mobilità ligure, oggi i lavoratori si fermano come deciso nell'assemblea notturna di ieri sera alla Sala Chiamata al Porto di Genova.   Stamattina i lavoratori si sono concentrati presso la sede aziendale di Carasco, la situazione in cui versa l'Atp può definitsi drammatica: gravi tagli hanno indotto i dipendenti a questa scelta durissima e non annunciata presa di posizione.   L’agitazione è la prevedibile risposta al piano dell’azienda che ha annunciato il taglio degli stipendi in una forbice che oscilla tra il 16 e il 20%.   Il blocco ferma i collegamenti con decine di frazioni dell’entroterra genovese, collegate solo dalle linee dell’azienda provinciale. L'adesione allo sciopero è capillare e la possibilità che alcune linee funzionino è un miraggio per l'intera giornata ddi oggi, già nel giorno dell'annuncio dei nuovi tagli i lavoratori avevano parlato di “azioni immediate” per difendere il posto di lavoro.   Il primo effetto del blocco è la riunione convocata in mattinata dal Prefetto con sindacati, azienda e Provincia. Incontro che è ancora in corso il cui scopo è quello di arrivare a una soluzione. Guido Cantoni (Filt Cgil) si augura che si arrivi a una soluzione ma bisogna vedere se il Prefetto intenderà procedere con la precettazione.   Atp da parte sua ha annunciato queste misure per far fronte alla riduzione dei trasferimenti statali e di conseguenza anche di quelli provinciali e regionali. Una situazione drammatica, che ha portato i lavoratori a saltare tutti i passaggi istituzionali, cioè l’incontro con l’azienda (fissato per venerdì mattina) e quello con il Prefetto, per dare via a uno sciopero immediato e senza preavviso.