Il progetto venne approvato dalla giunta comunale 26 anni fa, mentre i lavori cominciarono solo nel 2003

Ha preso il via la metropolitana di Brescia

Ha preso il via la metropolitana di Brescia

La metropolitana di Brescia è una linea di metropolitana leggera automatica, che collega i quartieri nord della città di Brescia a quelli della zona sud-est, passando per il centro storico. Impiega un sistema di trasporto rapido su ferro interamente automatico, concepito e costruito da Ansaldo-STS, del tutto analogo a quello già realizzato per la metropolitana di Copenaghen. La gestione è stata affidata a Metro Brescia, società appositamente costituita da Brescia Mobilità che ha ottenuto l'affido della metropolitana da parte delle autorità tecniche ed è stata inaugurata il 2 marzo

Brescia – Sabato scorso, 2 marzo, è stata inaugurata a Brescia la prima linea metropolitana della città. È lunga 13,7 chilometri, di cui sei – nella parte centrale del tracciato cittadino – in gallerie sotterranee. La linea ha 17 stazioni e 18 treni, di cui 16 saranno utilizzati contemporaneamente.   Avrà la capacità di trasportare 8.500 persone all’ora nei due sensi di marcia, con un treno ogni 3 minuti. I treni sono a guida completamente automatica e un biglietto costa 1,20 euro.   Brescia, con 194 mila residenti, è la più piccola città d’Europa ad avere la sua linea metropolitana, la cui storia è lunga e discussa.   Il progetto venne approvato dalla giunta comunale 26 anni fa, mentre i lavori cominciarono solo nel 2003.   L’appalto per la prima tratta da 13 chilometri venne vinto da un consorzio capeggiato dall’Ansaldo, che ha fornito anche i treni – lo stesso tipo e lo stesso sistema che viene usato dalla metropolitana di Copenaghen, costruita sempre dall’Ansaldo.    La metropolitana è costata 935 milioni di euro, circa 5 mila euro per ogni residente. Al comune restano ancora da pagare circa 400 milioni di euro di mutuo che, in teoria, dovrebbero venire estinti nel corso dei prossimi 30 anni.   L’opera è stata spesso criticata perché ritenuta inutile e troppo costosa per una città come Brescia.   Nel 1998 e nel 2001 ci sono stati due referendum consultivi sulla realizzazione dell’opera: in entrambi i casi la maggioranza votò no alla costruzione, ma il quorum non venne mai raggiunto (in ogni caso, i risultati dei referendum consultivi non sono vincolanti).   Negli anni ’80 e poi nel 2006 sono stati studiati progetti per ampliarla sia allungando l’attuale linea che aggiungendone una seconda, ma al momento non sono stati trovati i fondi necessari per proseguire con la progettazione.

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