Parma – E’ stata presentata ieri mattina la campagna di comunicazione antirazzismo e per la sicurezza partecipata, promossa dalla Provincia di Parma e Tep in collaborazione con le Rappresentanze Sindacali.   L’iniziativa vuole responsabilizzare le persone, incoraggiandole ad essere parti attive della sicurezza collettiva, insegnando a non essere indifferenti quando, in un luogo pubblico, sono testimoni di atti di intolleranza. Spesso, di fronte ad atti d’ingiustizia si resta in silenzio per paura, imbarazzo o semplicemente perché non si sa cosa fare o a chi rivolgersi.   Per questo motivo è utile che nei luoghi frequentati da molte persone, come possono essere ad esempio gli autobus, i cittadini sappiano chiaramente che ci sono interlocutori cui possono far riferimento qualora accada loro di essere testimoni di atti d’intolleranza.   La campagna di sensibilizzazione è, dunque, un invito non solo a stigmatizzare, ma anche a segnalare comportamenti scorretti e discriminatori che possono essere riscontrati dai passeggeri a bordo degli autobus, così come in tutti i luoghi pubblici.    Parma e la sua provincia non presentano situazioni di particolare criticità e il mezzo pubblico (come dimostrano i sondaggi effettuati sull’utenza) è considerato dai viaggiatori come un luogo sostanzialmente sicuro.   Tuttavia, proprio per mantenere questa realtà e perché i cittadini di Parma continuino a sentirsi al sicuro sugli autobus, dalla collaborazione fra TEP e Provincia è nato un programma operativo ed informativo per mantenere elevata la tranquillità degli utilizzatori, occasionali e abituali, del mezzo pubblico.   A questo scopo è stato attivato il numero verde 800 662 200, istituito nell’ambito del centro regionale contro le discriminazioni, che ha il compito di raccogliere segnalazioni, denunce e offrire assistenza su fatti, eventi, realtà, procedure ed azioni che pregiudicano, per motivi di razza o di origine etnica, la parità di trattamento tra le persone e offrire assistenza anche tramite il raccordo con i punti sportelli attivi nei diversi territori provinciali.   A bordo degli autobus, inoltre, l’autista è la prima fonte d’aiuto cui il passeggero può rivolgersi per tutelare sé stesso e le altre persone a bordo, anche per richiedere, se necessario, l’intervento delle Forze dell’Ordine.     “Giovani, uomini e donne, italiani e stranieri, lavoratori e studenti, bambini e anziani, persone con difficoltà motorie: sui bus viaggiano tutti. – dichiara l’Assessore provinciale alle Politiche Sociali e Pari Opportunità Marcella Saccani – Come in uno specchio nei bus si riflettono i problemi ma anche le virtù di un territorio, un luogo ideale per sensibilizzare i cittadini al rispetto, alla convivenza civile e a combattere ogni forma di razzismo e discriminazione. Autisti e passeggeri insieme possono fare molto affinché sui mezzi si respiri un buon clima, un clima civile. Dando innanzi tutto il buon esempio. L'invito è alla responsabilità, a guardare gli altri come a se stessi.”   “Vogliamo dare ai cittadini degli strumenti utili a tutelare sé stessi e gli altri.- è il commento del Presidente di Tep Antonio Tirelli – “La sicurezza e il rispetto reciproco sono un bene comune e pertanto tutti si devono impegnare perché siano preservate.”   La campagna sarà diffusa principalmente a bordo degli autobus di Parma e provincia. La comunicazione s’inserisce all’interno di una settimana d’iniziative contro il razzismo organizzata dalla Provincia di Parma dal 17 al 23 marzo, finalizzata a sensibilizzare i cittadini ed in particolare gli studenti delle scuole sulle tematiche della diversità, del rispetto e della tolleranza.   L’iniziativa è ispirata alla “Giornata mondiale contro il razzismo” proclamata dall’Onu a partire dal 21 marzo del 1966, in ricordo del massacro di Sharpeville, la cittadina sudafricana dove, nel 1960, la polizia uccise 69 persone che manifestavano pacificamente contro la politica dell’apartheid portata avanti dal National Party.   Il programma completo delle iniziative è disponibile sul portale Parma Sociale.   La settimana di azione contro il razzismo è promossa a livello nazionale dal  Ministero per le Pari Opportunità, dall’UNAR (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali) e dalla Regione Emilia Romagna.