Trasporti, un nuovo incubo, soppressa una linea ogni tre

Torino: con i tagli soppressa una linea su tre

Torino: con i tagli soppressa una linea su tre

Ogni tre linee una tagliata e una bella fetta di autisti di troppo: circa un quarto dei guidatori in forza a Gtt. E non solo. Anche le altre aziende che operano nel trasporto pubblico dovrebbero mettere in cassa o licenziare personale. Questi sarebbero gli effetti della riduzione di fondi, ulteriore, annunciata dalla Regione e dalla giunta Cota sul trasporto pubblico: da poco più di 600 milioni a 485, compresa la quota che serve a pagare i servizi di Trenitalia

Torino – La questione è stata affrontata dalla commissione Trasporti a Palazzo Civico. E in Comune c'è molta preoccupazione sugli effetti dei tagli.   La sforbiciata che impatto avrà sul servizio e sui livelli occupazionali delle aziende, ad iniziare da Gtt?   Sia Cesare Paonessa, direttore dell'Agenzia Mobilità Metropolitana, sia Monica Schiraldi, direttore amministrazione e finanza di Gtt, hanno fatto il quadro della situazione, sottolineando che si è ancora alle prese con una riorganizzazione e una riduzione del servizio che dipende dai tagli già imposti dalla giunta Cota e dall'assessore ai trasporti, Barbara Bonino: 15 per cento, di cui 9 per cento già assorbito.   «La situazione è molto grave- dicono Mimmo Carretta del Pd e Marco Grimaldi di Sel – il rischio è che a giugno il servizio vada in tilt, che non ci siano più i soldi per mantenere aperte le aziende».   Gtt dice in maniera chiara «che il precedente taglio del 15 per cento si poteva assorbire – spiega Monica Schiraldi – questo no. Gtt nel 2012 ha fatto risparmi per 40 milioni di euro senza toccare un posto di lavoro».   L'amministratore delegato, Roberto Barbieri, che la commissione Trasporti vuole sentire la prossima settimana sul piano industriale, sottolinea: «L'ulteriore taglio prospettato dalla Regione sarebbe una scelta miope e mi auguro che dalle trattative in corso si recuperino risorse. Bisogna considerate il trasporto pubblico un servizio pari alla sanità. Piuttosto si leghino i fondi a parametri di efficienza finanziari e nel servizio. Sfida che siamo pronti ad accettare».   Nella serata di ieri qualche cosa si è mosso, dopo l'incontro tra Cota e il ministro Grilli: c'è un sostanziale sblocco dei 300 milioni dei fondi Fas, anche se per l'utilizzo di una parte sul trasporto pubblico ci sono ostacoli da superare.   Ammonta a 485 milioni il budget al momento disponibile per tutto il trasporto pubblico locale in Piemonte, compreso Trenitalia c'è stata una riduzione del 30% delle linee a rispetto al 2012, quando il fondo ammontava a 600 milioni. Sul fronte occupazionale vuol dire avere più autisti del necessario. Un esubero del 25 per cento circa.

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