Decreto sulla "Diffusione dei sistemi di trasporto intelligenti (ITS) in Italia"

Diffusione degli ITS, ecco il decreto

Diffusione degli ITS, ecco il decreto

Una piattaforma telematica nazionale, standard interoperabili per la progettazione degli ITS, servizi di infomobilità migliorati e diffusi, classificazione delle strade anche in base al loro arredo tecnologico, migliore utilizzo delle tecnologie di bordo, un Database sui benefici delle applicazioni, integrazione tra le piattaforme per le merci, navigazione satellitare per il trasporto di merci e passeggeri, l’e-call nazionale e maggiore partecsipazione dell’Italia ai programmi europei per le tecnologie nei trasporti.   Sono queste le azioni (esplicitate nell’articolo 4 del decreto) che il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti vuole sostenere per favorire lo sviluppo degli ITS in ambito nazionale e che costituiscono l’ossatura del decreto 1° febbraio 2013 “Diffusione dei sistemi di trasporto intelligenti (ITS) in Italia” pubblicato s ulla Gazzetta Ufficiale del 26 marzo scorso e firmato dal ministro delle Infrastrutture, di concerto con quello dell’Interno e dell’Istruzione.

Il provvedimento di fatto rende attuativo il recepimento della direttiva 2010/40/Ue, inserito nell’articolo 8 del decreto Sviluppo bis, ribadendo nell’articolo 2 i settori principali di intervento: l’uso ottimale dei dati relativi alle strade, al traffico e alla mobilità, la continuità dei servizi ITS di gestione del traffico e del trasporto merci, le applicazioni ITS per la sicurezza stradale e la sicurezza del trasporto, il collegamento telematico tra veicoli e infrastruttura di trasporto.
Il decreto detta anche i requisiti per la diffusione degli ITS. L’articolo 3 specifica che i sistemi dovranno essere efficaci nel contribuire concretamente alla soluzione dei problemi di traffico, dovranno assicurare l’intermodalità e l’interoperabilità, promuovere la parità di accesso, tenere comunque conto dell e particolarità locali, sostenere il miglior utilizzo delle infrastrutture nazionali e garantire la retro-compatibilità delle nuove soluzioni con quelle già esistenti.  
Chiara l’indicazione sui dati relativi al traffico: l’articolo 5 detta gli elementi funzionali obbligatori per sviluppare le applicazioni sulla base anche delle informazioni messe a disposizione dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti in collaborazione con il CCISS. L’articolo 6 invece dispone nel dettaglio le azioni per i servizi ITS di gestione del traffico e del trasporto merci. Infine, l’articolo 7 rende operativo l’archivio nazionale telematico dei veicoli che non risultano coperti da assicurazione.
Altra novità, il comitato di indirizzo e coordinamento tecnico delle iniziative in materia di ITS inserito nell’articolo 10. Denominato ComITS, sarà composto dai Direttori Generali del Ministero delle Infrastrutture e dei Tra sporti, sotto la guida del Capo Dipartimento per i Trasporti, la Navigazione ed i Sistemi Informativi e Statistici, e avrà il compito di sopraintendere al coordinamento a livello nazionale delle varie iniziative.

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