Doria:"Trattative per l'accordo entro aprile"

Genova, “congelato” il piano industriale Amt

Genova, “congelato” il piano industriale Amt

Ieri giornata convulsa per il consiglio comunale, alla presenza degli autisti che incontrano il sindaco tra gli striscioni di protesta dei dipendenti dell'azienda. Marco Doria legge un documento in cui sospende la proposta dell'azienda di tagliare 430 dipendenti e avvia un confronto con i sindacati. Tregua per due settimane: il piano industrale è sospeso sino alla fine di aprile nel tentativo di trovare un accordo tra sindacati e azienda

Genova – Tensione in Consiglio Comunale: un centinaio di lavoratori dell'Amt che stavano seguendo la seduta hanno cominciato a protestare contro i consiglieri costringendo il presidente, Giorgio Guerello, a sospendere i lavori. Il sindaco ha raggiunto la tribuna riservata al pubblico per intavolare un dialogo con chi protestava.   I lavoratori chiedono il ritiro del piano aziendale "lacrime e sangue" che prevede, tra l'altro, 430  esuberi, con l'intenzione di ricorrere a contratti solidarietà.
In consiglio era appena iniziata la discussione della delibera che recepisce il nuovo piano tariffario dell'Amt, per salvaguardare il biglietto integrato bus-treno.   Sul provvedimento sono stati presentati 19 ordini del giorno e 29 emendamenti.   Il sindaco ha deciso di dare inizio ad un confronto con le organizzazioni sindacali. Al termine dell' incontro con i rappresentanti dei lavoratori, il sindaco ha esposto la seguente dichiarazione:
  A seguito di un confronto aperto e serrato con i rappresentanti dei lavoratori dell’Azienda, Amministrazione Comunale e AMT condividono l’opportunità di “congelare” il Piano presentato alle Organizzazioni Sindacali. Tale scelta, che implica di non attuare alcuna delle azioni descritte, è finalizzata all’avvio immediato di una trattativa che consenta il raggiungimento di un’intesa con le Organizzazioni Sindacali. Tale intesa deve garantire l’obiettivo di mettere in sicurezza i conti aziendali così da evitare l’apertura delle procedure previste dal Codice Civile.
L’Azienda riceve l’indicazione da parte dell’azionista di discutere nel merito con le Organizzazioni Sindacali tutti i punti contenuti nel documento proposto, valutando le osservazioni e le controproposte che venissero avanzate.
La decisione dell’Amministrazione Comunale serve a creare un clima più sereno e a concedere alle parti, Azienda e Organizzazioni Sindacali, il tempo necessario per l’auspicata  definizione di un’intesa che dovrà essere raggiunta entro il corrente mese di Aprile.   Dopo l’abbandono dell’aula da parte della delegazione di lavoratori, appena dopo il riavvio della discussione sugli aumenti tariffari decisi per salvare il biglietto treno+bus, un emendamento del gruppo 5 Stelle che proponeva l’istituzione di un biglietto non integrato a 1,50 euro ha oltrepassato il fuoco di sbarramento della maggioranza – dopo che l’assessore ai Trasporti Dagnino aveva bocciato ogni proposta di modifica al nuovo assetto delle tariffe – grazie anche al voto favorevole di quattro esponenti del Partito Democratico, Paolo Gozzi, Gianni Vassallo, Salvatore Caratozzolo e Claudio Villa.   L’emendamento prevede che invece di aumentare il normale titolo di viaggio da 100 minuti, si crei un nuovo biglietto specifico per l’integrazione treno-bus, da vendere a 1.60. L’attuale biglietto da 100 minuti, quindi, verrebbe destinato solo al trasporto o su autobus o su treno e rimarrebbe a 1.50 euro. Secondo l’emendamento approvato, chi utilizza nell’area urbana genovese sia il treno che l’autobus per effettuare un viaggio, potrà continuare a farlo facendo ricorso al nuovo titolo di viaggio integrato, a 1.60 euro.   Una proposta che va nell’ottica di individuare il numero esatto, oggi sconosciuto, di pendolari genovesi che beneficiano dell’integrazione treno-bus, ma che rischia di far arrivare meno introiti a Amt rispetto a quelli previsti per poter risanare il bilancio.   Per Amt, si stima, la “novità” vale quasi 800 mila euro di mancati introiti. Una nuova legnata, subito oggetto di una tesissima riunione di maggioranza che ha fatto slittare ancora il voto ed è stata seguita dal richiamo del sindaco. «Qualcuno ha votato con superficialità senza rendersi conto dell’impatto», ha detto Doria.   Il mandato dell’assemblea dei lavoratori di Amt dell’altro ieri sera era stato chiaro. «Un accordo che contiene degli esuberi non può essere preso in considerazione». Con questo “marchio” si è aperta la seduta del consiglio comunale.
In serata il Sindaco ha inoltre affidato alla sua pagina Facebook il seguente commento sulla situazione e sulla giornata:   Chi “vince” e chi “perde” – In consiglio comunale mi sono occupato anche oggi a lungo della situazione di AMT: credo che serva a poco attribuire “vittorie” e “sconfitte”, come se si trattasse di un gioco, a chi oggi pomeriggio ha voluto ribadire l’importanza di un accordo tra le parti.   Un accordo che sia funzionale a tenere in equilibrio i conti dell’azienda, a salvaguardare i posti di lavoro, a garantire il servizio di trasporto pubblico ai cittadini. Ci sono poche settimane per raggiungere un’intesa; è necessario farlo entro la fine del mese di aprile e per questo istituzioni e lavoratori devono confrontarsi, consapevoli che la situazione di oggi impedisce il ripetersi di prassi ormai superate, in assenza di risorse che la finanza pubblica non eroga più.

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