Sicurezza stradale: l’UE comunica il minor numero di vittime della strada mai registrato nell’Unione e la prima fase di una strategia in materia di feriti in incidenti stradali
In base ai nuovi dati pubblicati nei giorni scorsi dalla Commissione Europea, nel 2012 si è registrato il minor numero di vittime della strada nei paesi dell’UE da quando sono stati raccolti i primi dati. Le statistiche dei singoli paesi indicano che il numero delle vittime della strada varia sensibilmente all’interno dell’UE. I paesi con il minor numero di vittime della strada restano il Regno Unito, la Svezia, i Paesi Bassi e la Danimarca, con circa 30 decessi per milione di abitanti. L'Italia si colloca al 17esimo posto (su 27), con 62 incidenti ogni milione di abitanti (contro i 55 della media europea) e una diminuzione del 2% rispetto l'anno scorso (64 incidenti). Nel 1965, data del primo rilevamento, gli incidenti ogni milione di abitanti in Italia erano 186, contro i 171 di media europea. Rispetto ai dati del 2011, anno in cui la mortalità sulle strade è diminuita solo del 2%, il calo del 9% registrato nel 2012 indica che vi è un rinnovato impegno da parte degli Stati membri a conseguire l’obiettivo di dimezzare le vittime della strada tra il 2010 e il 2020. Per conseguire tale obiettivo, è necessaria una riduzione media di circa il 7%. Il dato più preoccupante delle statistiche relative alla sicurezza stradale del 2011 è stato il considerevole aumento delle vittime appartenenti a gruppi vulnerabili, quali pedoni, motociclisti e anziani, nonostante una complessiva riduzione degli incidenti stradali. In base ai dati provvisori, nel 2012 il numero delle vittime appartenenti a gruppi vulnerabili si è ridotto considerevolmente. Il programma europeo di azione per la sicurezza stradale 2011-2020 presenta progetti intesi a dimezzare il numero di morti sulle strade europee nei prossimi dieci anni. Vi figurano proposte che hanno l’obiettivo di conseguire miglioramenti per quanto concerne i veicoli, le infrastrutture e il comportamento degli utenti della strada. Tra le principali iniziative recenti si annoverano:una nuova patente di guida dell’UE a partire dal gennaio 2013, che prevede norme più restrittive in materia di accesso dei giovani ai motocicli più potenti; piani di attuazione nazionali, presentati dagli Stati membri, che offrono un ricco repertorio di buone pratiche; norme di attuazione transfrontaliere per contrastare le violazioni del codice della strada commesse all’estero; sviluppo di una strategia in materia di lesioni. Il Vicepresidente Siim Kallas, Commissario per i trasporti, ha dichiarato: “Il 2012 è stato un anno fondamentale per la sicurezza stradale europea, con il minor numero di vittime della strada mai registrato. Un a diminuzione del 9% significa che l’anno scorso sono state salvate 3 000 vite. È molto incoraggiante vedere questo genere di risultati. Ancora oggi però 75 persone perdono ogni giorno la vita sulle strade europee e vanno quindi evitati i trionfalismi. Abbiamo l’obiettivo ambizioso di dimezzare le vittime della strada nell’UE entro il 2020 e per farlo dobbiamo continuare il percorso così intrapreso. Le vittime della strada rappresen tano solo la punta dell’iceber g, dato che per ciascuna di queste, sulle strade europee si contano dieci fe riti gravi che subiscono lesioni al cervello o alla spina dorsale. È necessaria una strategia per ridurre il numero di lesioni gravi causate dagli incidenti stradali ovunque nell’UE.”
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