E' polemica sul rinnovo oneroso delle tessere Seta

Seta vs Amo sul rinnovo oneroso delle tessere

Seta vs Amo sul rinnovo oneroso delle tessere

Alla nota dell'Amministratore unico di aMo, Maurizio Maletti, in merito alla questione del rinnovo oneroso delle tessere di Seta è arrivata la replica di Seta. AMo si conferma contraria a "Far ripagare chi ha già pagato – e – le risposte di Seta eludono il tema posto"

L'Amministratore unico di aMo Maurizio Maletti interviene a proposito di alcune dichiarazioni dei rappresentanti di Seta apparse sulla stampa in questi giorni: “Ritengo necessario precisare – a correzione di alcune affermazioni dei rappresentanti di SETA in merito al rinnovo oneroso delle tessere magnetiche da parte degli utenti – che non solo tali scelte non sono state approvate dagli Enti Locali modenesi, ma che gli stessi Comuni hanno espresso preoccupazione e contrarietà a tale iniziativa, chiedendo al gestore di modificarla profondamente.   Agenzia per la Mobilità, che già aveva espresso la sua non condivisione, ha riproposto la posizione contraria dei Comuni a SETA, perché la possa correggere al più presto.   Non è infatti motivato il fatto che un utente, che ha già pagato una volta la card, debba tornarlo a fare, se richiamato a causa di scelte tecnologiche prodotte dal gestore.   Sono inoltre prive di ogni fondamento notizie relative a possibili aumenti dei costi e di sovraprezzi a bordo, che i Comuni modenesi ed aMo non hanno minimamente affrontato, e su cui non è stato avviato alcun tavolo di confronto”.   Filippo Allegra e Pietro Odorici, Amministratore delegato e Presidente di Seta Spa, replicano così alle dichiarazioni dell'Amministratore unico dell’Agenzia per la Mobilità di Modena: "Spiace dover smentire le affermazioni dell’Amministratore unico dell’Agenzia per la Mobilità di Modena, – proseguono Amministratore delegato e Presidente di Seta Spa – ma non possiamo esimerci dal sottolineare che quanto dichiarato da Maurizio Maletti in merito ai costi di rinnovo delle tessere non risulta corretto.
A Modena, peraltro, è già da tempo in funzione un analogo sistema, efficiente e funzionale, che però deve necessariamente essere aggiornato allo standard tecnologico adottato dalla Regione. Ed è stato proprio in seguito all’introduzione dell’attuale sistema che, nel 2009, è stato siglato un accordo tra l’allora Atcm e l’Agenzia in base al quale l’emissione delle nuove tessere avviene con un costo di 10 € a carico dell’utente. Del resto, in tutta la regione l’emissione delle tessere avviene a titolo oneroso."
 
Proseguono i vertici di Seta: "Proprio allo scopo di agevolare l’utenza in questo passaggio obbligato (frutto, lo ribadiamo, di una scelta non compiuta da Seta), l’azienda ha deciso di concedere uno sconto promozionale del 50% sul normale costo di emissione, abbassandolo così a 5 € per un periodo di ben due mesi e mezzo (dal 15 aprile al 30 giugno). In questo modo si intende agevolare la gestione del passaggio alla nuova tecnologia regionale, incentivando gli utenti a convertire in anticipo la tessera per evitare affollamenti e disagi alle biglietterie."
  Ma non si fa attendere la controreplica dell'Amministratore Maletti: “AMo è contraria a far ripagare chi ha già pagato, le risposte di Seta eludono il tema posto".   Prosegue Maletti: “Il problema non è pagare una nuova tessera elettronica per l’abbonamento del bus, come previsto nella manovra tariffaria 2009 – questo non è messo in discussione né da aMo né dagli Enti locali – ma pagarla una seconda volta nonostante sia ancora valida e non funzioni più per cause non imputabili all’utente, come può essere il cambio di sistema tecnologico.”   “Sono a conoscenza dell’accordo tariffario del 2009 – spiega Maletti – e confermo che lo stesso prevede il pagamento oneroso di una nuova tessera se scaduta (dopo tre anni di utilizzo) o se danneggiata/persa dall’utente, mentre in caso la tessera sia valida, ma non funzionante per cause imputabili al sistema, si stabilisce la sostituzione gratuita. Certo la sostituzione dei titoli di viaggio è stata decisa dalla Regione per uniformare gli standard su tutto il territorio, ma in nessun caso viene inteso che questo debba essere addebitato all’utenza. Seta dovrebbe poi spiegare perché a Reggio Emilia e a Piacenza riesce a rinnovare le tessere a 5 euro, così come avviene nel resto della Regione, mentre solo a Modena ne vengono chiesti 10.” “Per quanto riguarda presunti aumenti delle tariffe dei servizi urbani – precisa ancora Maletti – queste sono decise dai comuni di Modena, Sassuolo e Carpi. Ribadisco che non esistono al momento delibere o pronunciamenti dei suddetti comuni che sanciscano alcuna volontà di aumento del prezzo dei biglietti, né a terra né a bordo; non esiste nemmeno, in alcun atto sottoscritto dai diversi soggetti interessati, alcuna frase che alluda a quest’intenzione.”

Left Menu Icon