Trasporti urbani, utenti in rivolta per l'aumento dell'abbonamento, passato da 14 euro a 27

Lecce, gli utenti dicono no al caro abbonamenti

Lecce, gli utenti dicono no al caro abbonamenti

Caro-abbonamenti, ormai è scontro  Il comitato permanente chiede un incontro con l'Amministrazione ed Sgm.

La dura presa di posizione arriva dal comitato di protesta permanente che già in passato era intervenuto per denunciare i disservizi dei bus urbani, effettuando anche sit-in di protesta davanti alle fermate.   «Ci sono forti lamentele da parte degli utenti – sottolinea Vittorio Rizz o , del Comitato – per l'aumento sproporzionato dell'abbonamento. Un aumento ingiustificato, che mette in difficoltà molti cittadini, soprattutto in un momento di grave crisi economica, dove molte famiglie non arrivano alla terza settimana, e tutti gli abitanti delle zone periferiche, duramente colpiti non solo per la lontananza dal centro ma soprattutto per la mancanza di servizi essenziali (farmacia, supermercati), e che sono pertanto costretti ad utilizzare i trasporti urbani».   Ma c'è anche un'altra questione che non va già al Comitato permanente di protesta, ossia la necessità «di dover effettuare l'abbo namento per tutte le linee, contrariamente al passato, quando si poteva farlo per una singola linea». «Crediamo che solo nella nostra città accadano simili anomalie – aggiunge Rizzo – Evidentemente la classe politica del Comune è lontana mille miglia dai problemi concreti della gente, non comprendendo il momento drammatico che stanno attraversando i cittadini, in particolare le fasce più deboli ed indifese. Invece di premiare i cittadini che, lasciando l'auto a casa fanno uso dei mezzi pubblici, questi vengono al contrario penalizzati » .   C'è un'altra questione, da tempo sul tappeto, che non riesce ad essere risolta, nonostante i numerosi appelli già fatti in passato. «Da tempo chiediamo – continua Rizzo – che i bus urbani effettuino una fermata nei pressi dell'ex ospedale Vito Fazzi, dove numerosi anziani si recano ogni giorno per effettuare esami di laboratorio. Invece la fermata più vicina è quella nei pressi dell'istituto Marcelline. I pensionati, molti dei quali con problemi di deambulazione, sono pertanto costretti a percorrere 800 metri a piedi per raggiungere gli ambulatori dell'ex ospedale Fazzi, magari sotto la pioggia o con un caldo opprimente. Possibile si chiede Rizzo – che non si riesca a risolvere il problema e garantire un servizio efficiente agli utenti?».   Il Comitato, pertanto, alla luce di tutto ciò, chiede all'amministrazione comunale e alla Sgm un incontro urgente per affrontare e – possibilmente risolvere – i delicati problemi sul tappeto.

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