Prezzi AV – 25%, "ma le aziende devono guadagnare"

Sciarrone: NTV a rischio se mercato senza regole

Sciarrone: NTV a rischio se mercato senza regole

NTV ha dato un contributo fondamentale ad abbassare i prezzi dell’Alta velocità ferroviaria, ma il prezzo di un servizio deve comunque consentire ad un’azienda efficiente di coprire i costi: quando si va oltre, vuol dire che c’è la compressione dei margini. E’ quanto sostiene Giuseppe Sciarrone, amministratore delegato di NTV, in un’intervista a Repubblica Affari & Finanza, sul ricorso all’Antitrust per il dumping delle FS

Roma – Sciarrone spiega che NTV non ha mai avuto l’intenzione di spingere per un aumento dei prezzi, ma ricorda al contrario quanto l’ingresso di un nuovo operatore nel mercato dell’Alta velocità abbia contribuito a farli scendere, i prezzi: “Da quando ci siamo noi, i prezzi sono diminuiti almeno del 25-30 per cento, come sempre accade quando si aprono i mercati con le liberalizzazioni”, afferma l’Amministratore delegato di NTV. E fa degli esempi concreti: “Prendiamo il Roma-Milano in seconda classe: nel settembre del 2011, cioè prima del nostro ingresso, le offerte di Trenitalia variavano tra 86 e 51 euro; nel giugno 2012, le variazioni erano passate da 59 a 29 euro”, spiegando poi che “Quando le quantità vendute ai prezzi più bassi sono elevate, la situazione diventa difficilmente sostenibile”.   Sciarrone  risponde poi al Ministro Lupi che aveva osservato che le questioni di concorrenza tra operatori ferroviari sarebbe meglio fossero risolte all’interno del comparto senza ricorrere all’Antitrust  e aveva preannunciato l’istituzione di un apposito Comitato di Sorveglianza, in mancanza dell’Autorità dei Trasporti che ancora si deve insediare.   L’Amministratore delegato osserva che la questione è di competenza dell’Antitrust e che NTV ha proposto ricorso alla Commissione prima ancora che si formasse il governo Letta; sottolinea poi che la decisione annunciata è per NTV è “importantissima” e che la società non chiede protezioni, ma solo che “qualcuno faccia rispettare le regole”, anche se il punto è proprio che “quel qualcuno non c’è”.   L’Amministratore delegato di NTV analizza poi le prospettive economiche della sua azienda, sottolineando che le perdite (70 milioni nel 2012 su un fatturato di 103 milioni) sono inferiori rispetto a quanto previsto nel business plan di partenza, ma sottolinea che le offerte “low cost” garantite anche da NTV “non possono scendere in misura esagerata”.   Infine, Sciarrone sottolinea nell’intervista che NTV è “un’azienda efficiente”, ma rispetto al concorrente pubblico ha “un vincolo in più”: “ogni anno – spiega Sciarrone – dobbiamo versare proprio a loro 120 milioni di euro di pedaggi. Siamo schiacciati: da un lato da questo versamento, dall’altro dai prezzi praticati da Trenitalia”, conclude l’Amministratore delegato di NTV.

Left Menu Icon