La qualità di un Paese si misura anche attraverso il trasporto pubblico locale (TPL)

Swg: gli italiani bocciano i trasporti pubblici locali

Swg: gli italiani bocciano i trasporti pubblici locali

Un servizio di trasporto pubblico efficiente garantisce ai propri cittadini la possibilità di raggiungere i vari punti della città senza dover necessariamente ricorrere all'automobile, un mezzo che per molti, in periodo di crisi, inizia a diventare un lusso. Il TPL concorre inoltre ad abbattere i livelli di inquinamento delle città migliorando quindi la qualità di vita delle persone residenti

 L'istituto Swg ha effettuato un sondaggio, tra il primo e il 5 Luglio, su un campione di 1400 italiani sparsi nella penisola per chiedere la loro opinione sul trasporto pubblico locale.   Le domande poste da Swg sono due: che giudizio hanno in generale i rispondenti dei trasporti pubblici della città in cui risiedono; cosa pensano della qualità dei trasporti pubblici e se questa è migliorata o peggiorata nel corso degli anni. Il giudizio degli intervistati, senza troppo stupore, pende sulla scarsa qualità.   Il 47% percepisce una bassa qualità del trasporto pubblico (solo il 16% ha una percezione di buona qualità), con quote che divegono particolarmente rilevanti nel sud dove il 60% dei rispondenti percepisce il servizio pubblico come inefficiente. Mediamente, solo il 10% del campione ritiene che la qualità del trasporto pubblico è migliorata negli ultimi anni.    Del resto, che l'Italia non goda di buona reputazione in termini di trasporto pubblico è un fatto abbastanza noto. Numerosi studi, sia pubblici che privati, confermano che l'Italia è in ritardo rispetto a molti paesi europei, non solo in termini di domanda e offerta, ma anche di efficienza e costi di produzione.   Un recente studio della Fondazione Caracciolo analizza nei dettagli lo stato del trasporto pubblico italiano.   Il confronto tra l'Italia e gli altri paesi europei è impietoso, con differenze rilevanti che si riscontrano in particolar modo sul trasporto a rotaia. A livello nazionale la dotazione di treni-km per abitante è di 5,1 contro i 26,7 della Svizzera, i 15,7 della Germania, i 15 della Svezia, i 10,2 dell'Ungheria.   Peggio di noi l'Estonia, la Bulgheria, la Lituania, la Romani, la Spagna e la Turchia. L'Italia ha una dotazione strutturale ferroviaria assolutamente insufficiente se paragonata ai maggiori paesi europeiagna e la Turchia. L'Italia ha una dotazione strutturale ferroviaria assolutamente insufficiente se paragonata ai maggiori paesi europeiagna e la Turchia.    Le differenze si fanno ancora più marcate se si confronta la dotazione strutturale di linee metropolitane, regionali e suburbane dell'Italia con quelle dei maggiori paesi europei. L'Italia ha 161mila km di linea metropolitana contro i 606,7 della Germania, i 569 della Spagna, i 349,2 della Francia e i 503,9 dell'Inghilterra.   Per quanto concerne la linea ferroviaria regionale e suburbana è la Germania con i suoi 2033,7mila km a guidare la classifica. Seguono Inghilterra (1634,4),  Spagna (1392,1) e Francia (684). Ultima l'Italia con i suoi 591,7mila km. 

Left Menu Icon