PRIMI RISULTATI POSITIVI IN UNGHERIA, REPUBBLICA CECA, IRLANDA E OLANDA

Campagna europea: “6 Bilioni di euro per la ciclabilità”

Campagna europea: “6 Bilioni di euro per la ciclabilità”

Primi risultati positivi vengono registrati in alcuni paesi dell'Unione Europea, a sostegno della campagna promossa dall'European Cyclists' Federation (ECF) "6 bilioni di fondi europei per la ciclabilità".

Di che si tratta? L'ECF stima in 6 bilioni di euro, vale a dire 6 mila miliardi di euro, la cifra necessaria per moltiplicare in Europa i livelli di mobilità ciclistica, aumentando gli indici di sicurezza e sviluppando il cicloturismo. Come? Mediante la realizzazione di 50.000  km di nuove infrastrutture ciclabili o 1 milione di corsie ciclabili. E le risorse possono venire dai fondi europei.
Nei prossimi mesi tutti i Governi a livello nazionale e regionale definiranno i programmi operativi per l'utilizzo dei finanziamenti europei per il periodo 2014-2020. Se tutte le regioni e tutti i Governi prevedessero misure specifiche per la mobilità ciclistica,  nei prossimi anni l'intera Europa potrà finalmente aumentare la propria media di spostamenti in bici perseguendo così gli obiettivi indicati dalla UE: ridurre le emissioni climalteranti, limitare i consumi energetici, promuovere politiche della salute e dell'attività fisica.

Ed è evidente che lì dove i Governi non ci pensano da soli devono essere le organizzazioni nazionali e regionali dei ciclisti, aderenti all'ECF, a farsi carico di presentare proposte, piani, programmi affinchè siano inseriti nella programmazione operativa assicurandosi che a ciascuna attività corrispondano relative risorse finanziarie.  

E così l'ECF informa che il Ministro dei Trasporti ungherese, Völner Pal, ha ufficialmente dichiarato sostegno alla "Carta" per lo sviluppo della mobilità ciclistica nel suo paese, elaborato da 7 organizzazioni ciclistiche no profit in stretta collaborazione con l'ECF. Tra i punti salienti del documento: sviluppo della rete ciclabile per la mobilità abituale e per l'attività ricreativa; attività di educazione, promozione e comunicazione; sostegno all'industria e al commercio delle bici; sviluppo del cicloturismo; creazione di un organismo di coordinamento e di governo delle attività.

Nella Repubblica Ceca invece si è già tenuto un incontro sul tema presso il Ministero dei Trasporti; in Irlanda le associazioni dei ciclisti hanno già stabilito dei contatti con le due assemblee regionali relativamente alla predisposizione dei programmi operativi.
In Olanda…piove sul bagnato. L'organizzazione olandese dei ciclisti  Fietsersbond, ha presentato al Ministro dei Trasporti e a quello dello Sviluppo economico un piano per la realizzazione, entro il 2025, di 765 km di ciclovie "veloci" regionali. Il piano sarà inserito nella prossima programmazione di entrambi i Ministeri.

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