Car sharing a Milano, quale scegliere e perché

Car sharing a Milano, quale scegliere e perché

Michela Dell'Amico per Wired ha messo a confronto prezzi e offerte dei tre principali servizi attivi nel capoluogo lombardo: ecco quale ti conviene di più.   L’ultimo arrivato, Enjoy, è

Michela Dell'Amico per Wired ha messo a confronto prezzi e offerte dei tre principali servizi attivi nel capoluogo lombardo: ecco quale ti conviene di più.   L’ultimo arrivato, Enjoy, è il servizio di car sharing più economico a Milano, se consideriamo le auto tradizionali a benzina. Il pregio del principale concorrente, Car2Go, è la maneggevolezza dei modelli messi a disposizione, piccole Smart per due persone facilmente parcheggiabili, ma anche limitanti se a viaggiare si è in più di due o se si ha bisogno di un bagagliaio capiente. Resta fuori dalla competizione GuidaMi, il primo vecchio servizio milanese messo a disposizione da Atm, anche se ha sorprendenti punti di forza che ne possono fare la scelta vincente in determinati casi.   Poi c’è l’opzione per muoversi dall’aeroporto di Linate e Malpensa verso la città, ma anche da altri importanti snodi, con le auto elettriche di E-vai. Altra alternativa molto ecologica e anche economica, ma con tutti i limiti dell’elettrico (autonomia di circa 50 km) è quella di Eq sharing, anche questa (come E-vai) disponibile poi solo in determinati parcheggi, o isole digitali. La vera convenienza d’utilizzo va stabilita di volta in volta, a seconda delle esigenze e anche delle offerte che i concorrenti rilanciano in continuazione, senza considerare che altri due car-sharing stanno per arrivare. Ecco nel dettaglio le principali differenze tra le offerte, e le promozioni di questo periodo, mentre in fondo trovate uno specchietto riassuntivo.   GuidaMi
È il primo servizio di car-sharing milanese. Al momento è vantaggioso se pensate di rottamare la vostra auto: l’offerta di GuidaMi in corso prevede un bonus di 600 euro (comprensivo di Iva) sull’utilizzo chilometrico per un periodo massimo di 2 anni dalla data di attivazione dell’abbonamento; abbonamento che, se rottami, diventa gratuito per il primo anno di iscrizione e con un 50% di sconto per il secondo anno. Qui tutti i dettagli. Altro grande vantaggio di questo servizio, che lo rende unico: permette di spostarsi praticamente ovunque, anche fuori dall’Italia.   Per il resto, GuidaMi ha però solo 165 auto, messe a disposizione da Atm solo in parcheggi prestabiliti. A prescindere dalle offerte, c’è di buono che – contrariamente ai concorrenti – permette di scegliere fra diversi modelli: Smart For Two, Panda, Peugeot Ion, Fiat 500, Grande Punto, Lancia Ypsilon, Prius, Mito, Giulietta, Touran, Doblò Cargo e Ducato. Purtroppo (è il punto più dolente), per utilizzare questo servizio bisogna subito spendere 120 euro di abbonamento, anche se è sfruttabile da tutti i membri di una famiglia.   Le tariffe sono orarie (2,20 euro l’ora, più 0,45 euro a km per una Panda) o giornaliere (45 euro al giorno sempre per una Panda). Nel prezzo sono compresi assicurazione furto e incendio, assistenza stradale 24 ore su 24 (valida in tutta Europa) e carburante. Le auto si prenotano via Internet o tramite call center. Questo è l’unico servizio milanese con il quale si può però viaggiare in tutta Europa, compresa la Svizzera, e anche oltre (solo però con l’autorizzazione del gestore). Altro enorme vantaggio è l’accesso libero alle corsie preferenziali, oltre che alle zone a traffico limitato.   E-vai
Il modello elettrico costa 5 euro l’ora tutto compreso e diciamo che per sceglierlo servono motivazioni etiche e ambientaliste più che pratiche o economiche (il modello endotermico scende a 2,4 euro l’ora ma con 0,48 euro a km). E-vai ha i limiti delle auto elettriche uniti a costi, appunto, non concorrenziali. C’è libero accesso a preferenziali e Ztl e parcheggio gratuito su strisce blu e gialle. I punti di ritiro e consegna sono 40, tra stazioni e aeroporti. Al momento una promozione regala due ore di noleggio in cambio dell’iscrizione al servizio.   Car2Go

Non ha particolari offerte in questo periodo. Il servizio di Mercedes Daimler non copre neppure tutta l’area urbana di Milano (120 chilometri quadrati) con 450 Smart ForTwo (altre 200 presto in arrivo) a disposizione tramite il sito o l’applicazione per smartphone. Per aprire e guidare l’auto serve una tessera magnetica (19 euro) che ancora non è possibile usare in altre città italiane dove il servizio è operativo (ma il sito promette che si potrà fare presto).   Car2Go si paga 0,29 euro al minuto, oppure 14,90 euro all’ora (ma solo se non superate i 50 km di tragitto, altrimenti scatta la tariffa di 0,29 euro a km) o, ancora, 59 euro per un giorno intero. Come per i concorrenti, non ci sono costi di carburante e a fare il pieno ci pensa l’operatore. Se però il livello è meno di un un quarto del serbatoio, possiamo fare noi e ci vedremo premiati con un rimborso di 20 minuti di guida gratuita utilizzabili entro 30 giorni. A differenza di GuidaMi, e come Enjoy, Car2Go non è vincolato a parcheggi fissi. L’auto si lascia più o meno ovunque, comprese le strisce blu e gialle. Non è però consentito l’accesso a preferenziali e Ztl.   Enjoy
Eccoci all’ultimo nato. Il punto forte del car sharing Enjoy (vedi qui tutti i dettagli del servizio) è che non ci sono spese di iscrizione. Inoltre, la tariffa al minuto è la più vantaggiosa: 0,25 euro (era 0,29 con Car2Go, mentre GuidaMi offre al massimo una tariffa oraria). Anche qui, come negli altri casi, sono comprese tutte le spese. La flotta sta per raggiungere le 600 unità, tra Fiat 500 e 500L d.   Soprattutto al primo accesso, Enjoy non ha rivali: per ritirare l’auto con Car2Go occorre registrarsi e ritirare in un negozio (o in uno dei punti di registrazione) la carta che serve per aprire l’auto. Invece Enjoy non ha bisogno di tessere, e per utilizzarlo bastano 5 minuti: ci si iscrive, si riceve un Pin di accesso e l’auto si apre con l’apposita App (oppure via sms, inviando il codice che è sul parabrezza, o via telefono). La prenotazione non è obbligatoria ma possibile, e dura 30 minuti. Non è consentito l’accesso a preferenziali e Ztl.   EqSharing
Ottimo il prezzo, solo 13 centesimi al minuto. L’abbonamento era in offerta gratuita fino allo scorso novembre, e si può sperare in nuove promozioni, ma al momento costa 30 euro quello annuale e 10 quello settimanale. Se l’auto vi serve solo per piccoli spostamenti in città, la soluzione di EqSharing è ottima, ma bisogna valutare quanto vi tornano comode le attuali isole digitali, 15 per ora, ovvero i parcheggi dove trovare e lasciare la macchina. E’ consentito l’accesso alle Ztl, ma non alle corsie preferenziali.   Si tratta di piccole vetture elettriche FreeDuck Ducati che ospitano al massimo due passeggeri, ed è possibile prenotare via telefono, app o sito web. Entro febbraio le vetture dovrebbero essere 120. Il servizio è organizzato dal comune di Milano, in partnership con 2a, Ducati Energia, Internet Explorer di Microsoft, Telecom Italia, Bee e Linear.   Drivenow
In più, due nuovi concorrenti stanno arrivando. Il primo si chiama Drivenow, è firmato Bmw, e partirà con altre 400 auto. Come con GuidaMi, si possono scegliere modelli diversi, dalla Mini Cabrio alla Bmw Attiva. I prezzi chiaramente variano a seconda del modello, ma – visto l’alto standard offerto – si tratta di costi mediamente più alti: fatta l’iscrizione di 29 euro, ogni minuto costa dai 31 ai 34 centesimi, sempre parcheggio incluso. Il secondo concorrente in arrivo è per ora sconosciuto.   In definitiva, sembra che al momento Enjoy sia la soluzione migliore, più economica e molto più pratica, per spostarsi in città: costa meno, l’utilizzo è immediato, si ha accesso ovunque e si parcheggia facilmente. GuidaMi però la correda: permette di usare la macchina anche fuori città, per una gita come per lavoro, in tutto in territorio nazionale e oltre, nei Paesi Ue e in Svizzera, ma anche oltre facendo richiesta. Inoltre dà accesso alle preferenziali e alle Ztl. Se poi si considera che in questo momento l’abbonamento a GuidaMi diventa gratuito se si rottama la propria auto (e in più si ottengono 600 euro di bonus), non ci sono davvero più buone ragioni per non passare al car sharing, almeno a Milano.      

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