Una nuova alleanza potrebbe ulteriormente frammentare le quote azionarie di Dolomitibus

Belluno, Dolomitibus: prove di accordo tra privati

Belluno, Dolomitibus: prove di accordo tra privati

ra i due privati che da oltre un mese si contendono quel 39.5% di quote appartenenti alla francese Ratp Dev si sta infatti cercando un accordo a livello regionale che potrebbe prendere il via proprio da Belluno. Se così fosse, il nuovo socio privato di Dolomitibus, la cordata di imprenditori e società capeggiata da Massimo Fiorese e Federico Mattioli che ha già firmato il preliminare di acquisto (nota per la proprietà della società Cortina Express), venderebbe una parte delle sue quote a BusItalia, il primo privato che a dicembre 2013 aveva presentato l'offerta di acquisto poi caduta nel vuoto, scalzata da quella ben superiore dei rivali

L'incontro di lunedì, tenutosi nella sede de La Linea Spa (una delle società della cordata Cortina Express) tra Fiorese, Mattioli, l'amministratore delegato di BusItalia e di Autoguidovie Renato Mazzoncini e il direttore di BusItalia Stefano Rossi, ha messo sul piatto le prime proposte. In pratica si vorrebbe collaborare nel settore del trasporto pubblico su gomma del Veneto, per espandersi ed avere più peso in regione. Terreno di prova sarebbe appunto Belluno. Gli obiettivi sono comuni, ma molti dubbi restano da chiarire. A partire dal valore delle quote Dolomitibus richieste da BusItalia ai nuovi soci. Troppo alto, sembra. «Il tavolo – spiega Fiorese – era finalizzato alla valutazione delle proposte di partnership avanzate dal gruppo rappresentato da Mazzoncini. Le argomentazioni trattate hanno riguardato una sfera molto ampia di possibili rapporti da sviluppare nel territorio Veneto, tra questi la gestione dei trasporti nella provincia bellunese». I dubbi di Fiorese e Mattioli si concentrano, in particolare, sul valore delle quote richieste e sul rapporto conflittuale che il gruppo pretendente di Dolomitibus sta dimostrando di avere con i sindacati in altre città italiane. Preoccupa, infatti, il recesso da tutti gli accordi sindacali aziendali di secondo livello sottoscritto da Mazzoncini due giorni fa per i dipendenti di Ataf Firenze. «Ovunque i lavoratori ostacolano il gruppo BusItalia – commenta amareggiato Fiorese – qui a Belluno le Rsu, invece, lo acclamano».

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