Sembra incredibile, eppure è vero: le ferrovie francesi hanno ordinato centinaia di treni troppo larghi per poter entrare in tutte le stazioni e ora dovranno sborsare almeno 50 milioni per rifare circa 1.300 banchine
L'errore di progettazione dei mezzi regionali (182 vagoni TER Regiolis di Alstom e 159 Regio 2N del costruttore Bombardier) richiederà enormi lavori per allargare 1.300 banchine. Il sottosegretario ai Trasporti, Frederic Cuviller, ha definito la vicenda "comicamente drammatica". La storia, rivelata dal settimanale Le Canard Enchainé, inizia nel 2009. Quando le Regioni e la Sncf (la società ferroviaria interamente pubblica) decidono di avviare un piano di ammodernamento dei treni regionali (Ter). Sncf chiede a Rff (la società, anch'essa interamente pubblica, che gestisce le infrastrutture, dopo la separazione del 1997) i dati tecnici sulle stazioni e ordina quindi 1.860 treni ad Alstom e alla canadese Bombardier. Treni più larghi di 20 centimetri rispetto agli attuali, più comodi e in linea con gli standard internazionali. L’errore è avvenuto a causa della Rff, che ha trasmesso a Sncf dati sbagliati sulle dimensioni dei nuovi convogli. L’operatore della rete ferroviaria aveva fornito solo la grandezza dei binari, costruiti meno di 30 anni fa, ma la maggior parte delle 1200 stazioni francesi era stato realizzato oltre 50 anni fa con criteri non più attuali. Le società ferroviarie hanno garantito che non ci sarà alcun impatto sui prezzi dei biglietti. Ma si tratta comunque di 50 milioni di fondi pubblici buttati dalla finestra.