Chiedono trasporti gratis, e si sono organizzati: insegnano come non pagare e con 10 euro al mese ti pagano le eventuali multe
Planka.nu (corsa libera) è l'associazione che dichiara di aver vinto la propria battaglia contro il trasporto pubblico a pagamento. L'associazione è stata creata dalla Federazione giovanile anarco-sindacale (Suf) nel 2001, e in oltre dieci anni di attività ha "permesso" ha migliaia di cittadini a Stoccolma e altre città scandinave di non pagare il biglietto di metropolitana, bus e tram. La loro filosofia, è molto semplice, sebbene difficilmente condivisibile in un Paese che con l'"interpretazione creativa" delle leggi fa già pessima figura in tutto il mondo: "I mezzi pubblici, proprio per la loro definizione, devono essere gratis". Dato che oggi non lo sono, quelli di Planka si sono attrezzati. Chi si iscrive al gruppo sborsa poco più di 10€ ogni mese – ben meno del costo di quello che sarebbe l'abbonamento mensile ai trasporti – che vanno a finire in un fondo necessario a pagare le multe che i campioni del "salto del tornello" ricevono quando vengono placcati da un controllore. Il fenomeno ha avuto talmente successo che ne ha parlato anche l'International New York Times, secondo cui il movimento anarchico ha azzeccato anche il modello di business per autofinanziarsi. Si calcola infatti che gli introiti dalle sottoscrizioni siano il doppio rispetto alle multe pagate. E se venissero schierati in massa controllori per fermare il fenomeno? "Alle aziende dei trasporti costerebbe meno abbassare i prezzi o farci accedere gratis che pagare la giornata alle guardie" rispondono dall'organizzazione. Sono 500 i membri ufficiali che compongono il gruppo, ma sono migliaia i fan che seguono la loro "filosofia", a partire da Facebook. Questo si traduce, ha spiegato imbarazzata l'agenzia dei trasporti a Stoccolma, in 15 milioni di corse che non vengono pagate ogni anno, il 3% del totale.
"Potremmo anche costruire un Muro di Berlino nelle stazioni" ha dichiarato Jesper Petterson, portavoce dell'agenzia per i trasporti cittadini, "loro sarebbero sempre in grado di superarlo". Sul sito di Planka, infatti, sono presenti tutte le istruzioni, mentre su Planka.tv vengono diffuse le immagini delle tante iniziative sostanzialmente impunite, con indicazioni esplicite su come agire per aggirare i controlli e superare senza biglietto i cancelli della metropolitana e altri "ostacoli" per la corsa gratis. Viene spiegato come si può usare una sciarpa per far scattare le chiusure mentre il "tipico" salto della barriera è indicato solo per i più atletici. Sui bus invece, è consigliato l'ingresso dalle porte centrali nelle ore di punta per sfuggire all'autista (che a Stoccolma controlla i biglietti all'ingresso). Il successo di Planka non conosce repressione e si è diffuso negli ultimi 13 anni in altre realtà del mondo: in Brasile è nato ed è molto attivo il movimento "tarifa zero" Passe Livre, per i quali "una città esiste solo per chi può muoversi per attraversarla". E' a seguito di queste iniziative e dell'allargarsi del consenso popolare di questi movimenti che alcune città hanno introdotto i trasporti gratuiti, ad asempio a Tallinn (capitale dell'Estonia), come riportavamo l'anno scorso su Clickmobility.it, dove gli abitanti hanno chiesto (e ottenuto) di eliminare i biglietti con un referendum.