L’Anm si schiera con la Palestina «Stop bombing Gaza»

L’Anm si schiera con la Palestina «Stop bombing Gaza»

Cartelli e bandiere e un tabellone in plexiglass alla stazione di Leopardi con la bandiera della pace L’Ad Ramaglia: «Ho bimbi anche io, basta massacri»

NAPOLI – Guerra a Gaza: l’Anm, l’azienda mobilità del Comune di Napoli (treni e autobus), si schiera con i palestinesi. Sul profilo Facebook della Partecipata sono comparse diverse foto, tra cui una in particolare, firmata da Adolfo Vallini, che ritrae l’insegna del deposito di via Nazionale delle Puglie decorata da due bandiere della Palestina. Un grande manifesto effigiante la bandiera della Pace con l’hashtag #StopBombingGaza, contenuto in un tabellone in plexiglass, è invece comparso alla stazione «Leopardi» della metropolitana.   Raggiunto dal CorrieredelMezzogiorno.it, l’amministratore delegato dell’Anm, l’ingegnere Alberto Ramaglia, conferma: «È una iniziativa dell’azienda di concerto con l’amministrazione comunale, che prevede la diffusione di questo messaggio di Pace, con cui ci auguriamo anche noi che si risolva questo problema così gravoso, un messaggio di solidarietà verso questo popolo perché qualcuno metta fine a questa bruttura».   A cosa si riferisce in particolare, ingegnere? «Alle foto dei bambini morti a Gaza, non possiamo guardarle, non ci riesco avendo dei figli piccoli, sono cose che colpiscono direttamente, non si riesce a capire perché succeda tutto questo in questo modo e vorremmo si fermasse questo massacro. Indipendentemente dal cercare la ragione e il torto nell’una e nell’altra parte, quando vengono colpiti i bambini scatta la volontà di dire basta».   E’ quel che ha detto, già dopo una manifestazione di rabbini per la Pace negli Stati Uniti, Roberto Saviano nei giorni scorsi, e Saviano non è certo filo-palestinese, anzi.
«All’Anm nessuno è per Hamas o per il sionismo o peggio ancora antisemita, io sono un lettore di Saviano e questa volta colpevolmente non l’ho letto ma se ha detto che quando ci sono i bambini di mezzo non si discute, ha ragione, ripeto, non posso guardarle quelle foto, pensiamo si debba fermare questa atrocità».

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