95 azioni previste per migliorare la qualità ambientale, la competitività e la sicurezza

Il rivoluzionario piano urbano della mobilità di Madrid

Il rivoluzionario piano urbano della mobilità di Madrid

E’ in fase di approvazione definitiva, dopo un periodo di consultazione pubblica conclusasi i primi di agosto,  del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PMUS) di Madrid

Il piano parte da una analisi dettagliata della situazione esistente, della evoluzione della domanda di mobilità, caratterizzata, fra l’altro da una percentuale di spostamenti con i mezzi privati pari al 29%, rispetto al 50% di Roma.   Il PMUS quindi si pone degli obiettivi generali in termini di:  

  • Sicurezza (ridurre il numero di incidenti, ed il numero di feriti/morti a seguito di incidenti;
  • Sostenibilità (migliorare la qualità dell’aria, contrastare il cambiamento climatico, migliorare l’efficienza energetica, migliorare la qualità ambientale urbana)
  • Universalità (trasporto pubblico, mobilità pedonale e ciclabile, spazi pubblici
  • Competitività (migliorare la competitività del trasporto pubblico, del trasporto merci, per i centri attrattori, ridurre la congestione).

      Gli obiettivi sono quindi riferiti in relazione a diversi scenari al 2020 presi in considerazione, in assenza di interventi , o alla luce dei piani settoriali già adottati ovvero a seguito delle azioni previste dal PMUS stesso, che dovrebbe portare, ad esempio, ad una riduzione ulteriore (fino al 22%) degli spostamenti effettuati con veicoli privati.     Il PMUS indica quindi 8 linee strategiche, articolate in 95 azioni puntuali, con il relativo monitoraggio per consentire la valutazione e la revisione in corso del piano stesso.     Fra le azioni previste, molte delle quali finalizzate a migliorare la mobilità pedonale e ciclabile ed a potenziare il trasporto pubblico, si segnala misura n.54, che prevede la riduzione della velocità nelle vie di accesso alla città.   La progressiva riduzione della velocità sulle strade di accesso al centro della città mira a realizzare una transizione graduale dalle strade extraurbane all’area urbana, in modo da ridurre l’inquinamento atmosferico.

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