Ha infiammato gli animi sui social la puntata di domenica sera di PresaDiretta, interamente dedicata alla situazione dei trasporti pubblici italiani

PresaDiretta fotografa l’inferno dei trasporti pubblici

PresaDiretta fotografa l’inferno dei trasporti pubblici

Servirebbero almeno 750milioni di euro ogni anno per i prossimi 10 anni per rilanciare il trasporto pubblico, mentre il Governo ad oggi ha stanziato 300milioni di euro. Nell'inchiesta di PresaaDiretta un viaggio tra autobus in perenne avaria, quartieri cittadini che restano isolati malgrado la presenza – solo sulla carta – di una rete di trasporti pubblici urbani che dovrebbe garantire i collegamenti con il centro città e scandali ai vertici delle grandi aziende che gestiscono i servizi

Domenica sera Riccardo Iacona ha dedicato la puntata di PresaDiretta allo stato dell’arte del nostro sistema di trasporto pubblico, da Palermo fino a Genova, passando per Napoli e Roma, le due grandi malate, "malate al punto che parlare di trasporto pubblico lì è quasi un azzardo, se parliamo cioè di una rete che ti consente, usciti da casa, di andare in tempi certi e brevi a lavorare" secondo l'autore del reportage.   "Non si tratta solo di far spostare meglio e più velocemente le persone. In Francia, l’aver investito così tanto e con così tanta innovazione nei sistemi di trasporto pubblico, ha fatto di quel Paese il leader mondiale nel settore.   Delle sei compagnie più importanti nel mondo tre sono francesi e prendono appalti miliardari nel mondo intero. Dietro quelle compagnie c’è l’industria francese, anche la IRISBUS francese. E le città dove il trasporto pubblico funziona sono quelle che riescono ad attrarre più imprese e più ricerca e innovazione.   Stiamo parlando cioè di un pezzo della industria francese che coinvolge migliaia di imprese e centinaia di migliaia di lavoratori.   "Ma da noi si chiudono le fabbriche come L’IRISBUS che aveva la competenza e il know how per fare concorrenza ai francesi! – continua Iacona in una lettera aperta inviata alla stampa – Perchè? Perchè non ci sono i soldi per fare gli investimenti. Non ci sono i soldi. Così, mentre avremmo bisogno di tanti soldi per rinnovare l’Italia e far ripartire la nostra economia, ci stiamo impiccando al patto di stabilità e al tetto del tre cento e adesso arriveranno altri tagli alla spesa pubblica. Non è giunto forse il momento di dire la verità agli italiani e in un patto trasparente con l’opinione pubblica decidere insieme di cambiare decisamente strada e toglierci così il cappio dal collo?"       La puntata di PresaDiretta di domenica 19 settembre 2014      Nel viaggio di Iacona si parte da Irisbus e Indotto, Napoli e la Campania, Palermo, Catania e la Sicilia (dove su 500 mezzi solo 250 sono quelli in circolazione, con un'età media di 10 anni), Bari e la Puglia, Roma, Toscana, Piemonte, Veneto, Bologna, Genova.

"In Italia, potremmo dare da lavorare a migliaia di lavoratori ,ma quando poi le nostre aziende comprano i nuovi autobus li comprano all’estero." Come mai la Fiat ha deciso di chiudere in Italia mentre ha tenuto aperto in Francia? Provano a rispondere a PresaDiretta andando a trovare l'Irisbus Francese, evidenziando come i francesi difendano i loro posti di lavoro, dove su mille autobus all’anno prodotti dalla IRISBUS di Annonay seicento vengono comprati dalle aziende di trasporto francesi.   Solo a Parigi e regione su 4.500 autobus 3.500 sono quelli fatti dalla IRISBUS di Annonay. Ma non c’è solo l’occhio di riguardo dello Stato francese per le proprie produzioni dentro questa storia dell’IRIBUS, c’è l’idea che se investi nel trasporto pubblico investi nel futuro del Paese, perchè la mobilità è in se un fattore di crescita del Paese.   Investimenti nel trasporto pubblico hanno altre conseguenze molto importanti per il sistema Paese, perchè gettano un ponte sul futuro e aprono nuove ed enormi prospettive economiche per la Francia.   La Keolis, è una società come l’ATAC, gestisce la rete dei trasporti pubblici di Rennes e di altre città francesi, un gruppo che fattura 4,4 miliardi di euro, ci lavorano in 50.000 persone in 13 paesi del mondo…ebbene proprio grazie al successo del loro lavoro in Francia oggi Keolis ha appena vinto l’appalto per gestire la metro di d’Hyderabad, una metropoli da 9 milioni di abitanti dell’india centro orientale e sarà sempre la francese Keolis a occuparsi di tutta la nuova rete di Boston, negli Stati Uniti. Un appalto da tre miliardi di euro. Sentite che cosa ci ha detto Sebastian Leparoux, dirigente di Keolis che PresaDiretta ha incontrato a Rennes.   La tesi degli autori del reportage di PresaDiretta è che il trasporto pubblico locale potrebbe essere un'occasione economica di sviluppo della nostra industria e del nostro Paese se non fosse che in questi anni non si è investito a sufficienza sul settore.   Non sarà facile riconquistare un mercato che gli altri grandi costruttori europei hanno occupato, ma sono sicuro abbiamo le competenze per farlo se e solo se il Governo metterà soldi, tanti soldi per comprare i nuovi autobus di cui abbiamo bisogno.   Finora il Governo italiano ha stanziato 300milioni di euro per il rinnovo del parco mezzi nelle città italiane. Ma per riavvicinarci alla media europea servirebbero 750milioni di euro ogni anno per i prossimi 10 anni.   Il discorso è già sentito: "Ogni volta che vogliamo far ripartire l’economia del nostro Paese non abbiamo i soldi per farlo". Eppure non abbiamo ancora speso 15 miliardi di Euro di fondi strutturali che l’Europa ci ha dato. Di questo PresaDiretta tratterà la prossima puntata, di fondi europei non spesi o spesi male.

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