Piano mobilità della Regione Lazio, Zingaretti: “Un treno ogni 7,5 minuti”

Piano mobilità della Regione Lazio, Zingaretti: “Un treno ogni 7,5 minuti”

Obiettivo: rendere più efficiente e sostenibile l'intero sistema mettendo in campo 64 milioni di euro per comprare nuovi convogli. Consegnato un nuovo Vivalto per i pendolari

Rafforzare la mobilità collettiva e pubblica, riequilibrando l'offerta di trasporto dalla gomma al ferro, e alleggerendo il peso ambientale delle auto nelle grandi aree urbane, soprattutto nella Capitale. E' l'obiettivo del futuro Piano della Mobilità della Regione Lazio, le cui linee guida sono state presentate questa mattina dal governatore, Nicola Zingaretti, dall'assessore regionale ai Trasporti, Michele Civita, dall'amministratore delegato di Ferrovie dello Stato, Michele Mario Elia, l'amministratore delegato di Trenitalia, Vincenzo Soprano, e il direttore del centro di ricerca per i Trasporti e la Logistica dell'Università La Sapienza, Francesco Filippi, alla stazione Termini di Roma.

Così la Regione Lazio avvia il percorso di definizione del nuovo piano della mobilità. Lo scopo è rendere più efficiente e sostenibile l'intero sistema dei servizi di trasporto arrivando a 200 km di servizio metropolitano con 20mila nuovi posti a sedere, mettendo in campo 64 milioni di euro per comprare nuovi convogli dalla nuova programmazione dei fondi europei e 100 milioni per tram, bus e mobilità sostenibile. Il piano prevede cinque azioni per mettere in campo la 'rivoluzione del ferro': nuovi treni Vivalto per i pendolari (oggi è stato consegnato il decimo di 26); 64 milioni di euro di nuovi fondi Ue per l'acquisto di nuovi treni per il trasporto regionale con lo scopo di arrivare, insieme a Trenitalia, al rinnovo dell'intero parco rotabile; tre nuove linee di servizio metropolitano per la Capitale: si punta a 20mila posti a sedere in più e all'efficientamento dei 200 km di ferrovie metropolitane garantendo il passaggio di un treno ogni 7,5 minuti sulle tratte urbane della Roma-Viterbo, la Orte-Fiumicino e la Roma-Cassino; chiusura dell'anello ferroviario a Nord; alta velocità a Fiumicino e potenziamento del Leonardo express.

Il piano prevede la riduzione delle emissioni, oltre a un sistema logistico che valorizzi le potenzialità del porto di Civitavecchia, dell'aeroporto di Fiumicino e della rete ferroviaria con le sue penetrazioni nell'area urbana centrale. Per quanto riguarda il tpl e l'intermodalità dei passeggeri la visione è di servizi integrati tra loro con una fornitura che avvenga in un sistema pubblico o privato, che promuova e organizzi la concorrenza, premi l'efficienza, la qualità e l'economicità e separi la programmazione dalla gestione, il controllore dal gestroe. Inoltre si vuole passare da "un sistema romanocentrico a un sistema a maglia larga", incentivando i veicoli elettrici e le biciclette, con informazioni in tempo reale per gli utenti. Riguardo al sistema marittimo, è stato approvato l'ampliamento della darsena 'Grandi masse', per i container, di Civitavecchia. Autorità portuale e Regione stanno completando le procedure per creare una 'zona francà doganale nel retroporto di Civitavecchia. Ok inoltre all'ampliamento del porto di Gaeta, mentre quello di Fiumicino conferma il suo ruolo per i prodotti petroliferi, la cantieristica e la marineria.

"La Regione finalmente grazie allo sforzo di risanamento si è data un piano della mobilità che scommette sul ferro per avere una regione dove ci si muova meglio, senza l'incubo del traffico e dei treni pieni – ha detto Zingaretti – Insieme all'agenda digitale che porterà la banda larghissima in tutti i comuni del Lazio, permetteremo alle persone, alle merci e anche alle idee di muoversi. Lo abbiamo promesso e lo stiamo realizzando. Investiremo 64 milioni per comprare nuovi treni – ha aggiunto il governatore – stiamo intensificando le linee: sulla Roma-Viterbo ci sarà un treno ogni sette minuti e mezzo nella tratta urbana, così come da Monterotondo. Investiremo ancora sui posti per il trasporto extraurbano". ZIngaretti ha poi sottolineato il percorso partecipato del piano: "Lunedì inizierà la discussione in Consiglio regionale, ci sarà un sito internet affinché anche i cittadini e i comitati dei pendolari potranno contribuire e suggerire e ascolteremo anche i sindaci. Il piano della mobilità sarà partecipato. Ora l'importante è ascoltare, abbiamo le risorse europee e pagati i debiti". Zingaretti, infine, ha spiegato i motivi per cui si è arrivati al piano: "Non possiamo governare 5 anni in preda alla discrezionalità e alle pulsioni territoriali e di interessi. Così non si producono scelte di sistema. Vogliamo un salto qualità della seconda regione italiana per pil: non più arbitrio e confusione delle pressioni e della casualità, ma un progetto organico e condiviso".

E oggi, appunto, è stato consegnato un nuovo treno Vivalto per i pendolari sui binari del Lazio. E' il primo in Italia con la nuova livrea grigia, che caratterizzerà tutta la flotta su ferro regionale, offre più di 700 posti a sedere su sei vagoni, che possono arrivare a 1500 con i posti in piedi e carrozze concepite "per offrire il massimo comfort, con prese elettriche e luci led". E' il decimo dei 26 'Vivalto' che la Regione ha messo in attività grazie all'accordo con Trenitalia, e andrà a rafforzare le linee FL5 Civitavecchia-Roma e FL6 Cassino-Roma. Quello di oggi e il sesto Vivalto consegnato da luglio 2013, e permetterà anche di consolidare l'offerta dell'ottava carrozza della Roma-Nettuno, grazie allo spostamento del materiale garantito dal nuovo treno. L'acquisto dei 26 treni sarà completato entro i primi mesi del 2015, così come prevede l'accordo Regione-Trenitalia che ha modificato la convenzione attuativa del Contratto di Servizio, certificando lo sblocco e la disponibilità di 35 milioni di fondi regionali.

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