33% La percentuale media di bus fermi ai depositi Atac ogni giorno secondo i dati della Cgil
Un autobus dell'Atac in fiamme sul Raccordo anulare rilancia l'allarme manutenzioni per l'azienda capitolina del trasporto pubblico, la cui situazione finanziaria resta gravissima. Ieri mattina il mezzo, vuoto perché stava rientrando in deposito, per qualche motivo che non è stato ancora accertato si è incendiato. L'episodio è avvenuto intorno alle 8 e mezza, all'altezza dello svincolo La Rustica. L'autista è rimasto illeso. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e la polizia stradale e la carreggiata è stata ristretta per permettere prima lo spegnimento delle fiamme, poi la rimozione del mezzo. L'incidente, senza conseguenze a parte il maxi-ingorgo che ha coinvolto migliaia di automobilisti, riaccende quindi i riflettori sul problema delle manutenzioni e sulle condizioni del parco vetture di Atac. Ogni giorno in media un bus su tre è fermo per guasti. E in alcuni depositi il fermo arriva al 70%, secondo i dati della Filt Cgil esaminando «una settimana tipo». E – dicono dal sindacato – «non c'è nulla di nuovo, è una situazione stratificata nel tempo e per la quale non sono state trovate soluzioni». Nel corso del 2013, come si ricava dal bilancio depositato, Atac ha speso per la manutenzione di autobus e tram 9,8 milioni di euro, somma che può sembrare esorbitante, ma che in realtà – spiegano fonti aziendali – non è sufficiente «per la manutenzione tempestiva di un parco vetture che comprende 2.281 mezzi (escluse le ferrovie locali e la metro, ndr)» e cioè 2.085 autobus, 166 tram e 30 filobus. La vita media dei bus era al 31 dicembre di poco inferiore ai 10 anni, quella dei tram di oltre 30. «Purtroppo non ci sono risorse per svecchiare in maniera significativa il parco vetture» dice un addetto del deposito di via Prenestina. «Noi come sindacati abbiamo dato la disponibilità a portare la turnazione su 18 ore e anche su 24 ore, per permettere gli interventi quando gli autobus sono fermi di notte» spiega Alessandro Capitani, della segreteria regionale della Filt Cgil, «ma nonostante gli accordi firmati l'azienda non ha mai riorganizzato i turni, come del resto non ha mai avviato le operazioni di efficientamento sui cui c'era l'accordo con i lavoratori». Giovedì intanto l'assessore Guido Improta riferirà in assemblea comunale sulla vicenda del pignoramento di 77 milioni da parte di Tpl nei confronti di Atac, situazione che potrebbe portare al collasso i conti dell'azienda.