Appalto peruviano per Metropolitana milanese

Appalto peruviano per Metropolitana milanese

Infrastrutture. Affidata alla società di ingegneria (controllata dal Comune) la progettazione della linea 3 del metrò di Lima – Prossimi obiettivi: Qatar, Kuwait e megalopoli africane

 Metropolitana milanese Spa (Mm), società controllata al 100% dal Comune di Milano, imbocca la via dei mercati internazionali. In particolare di quelli extra europei. Forte di un sapere ingegneristico accumulato in 60 anni di attività, Mm guarda con interesse alle opportunità che le aree più dinamiche del pianeta offrono nel settore della mobilità urbana. E Davide Corritore, da quattro mesi presidente di Mm, annuncia al Sole 24 Ore un primo, concreto risultato: la società milanese, in associazione temporanea con realtà spagnole e peruviane, ha vinto la gara, bandita dall'agenzia governativa peruviana, per la progettazione della futura linea 3 della metropolitana di Lima, capitale del paese andino. Il valore complessivo del contratto è di circa 10 milioni di euro (la quota di Mm all'interno del raggruppamento dovrebbe essere del 15%).   La linea 3 della capitale peruviana avrà un'estensione di circa 30 chilometri, l'equivalente della linea 1 della metropolitana di Milano, la celebre linea rossa che proprio in questi giorni sta festeggiando i suoi primi 50 anni. «Ciò che conta – spiega Corritore – non è tanto il valore economico del contratto che abbiamo vinto in Perù, ma il significato strategico dell'operazione.   Prima di tutto è un riconoscimento alle competenze che la nostra società ha sviluppato nel settore dell'ingegneria per la mobilità pubblica.   Un made in Italy delle infrastrutture – dice Corritore – che sta riscuotendo successo nel mondo. In secondo luogo, il contratto in Perù costituisce uno sprone per cogliere ulteriori opportunità in altre aree del pianeta». In questa fase stiamo assistendo a un fermento molto forte nella progettazione di nuove linee metropolitane in regioni ad alto tasso di sviluppo.   I Paesi nel mirino di Mm sono quelli del Golfo (Qatar, Kuwait) e alcune magalopoli africane. In questo scenario Mm non si muoverà da sola: la società in queste ore ha avviato una serie di contatti con operatori pubblici presenti su scala internazionale per partecipare in joint venture a gare nel campo delle infrastrutture e delle reti (ferrovie, metrò).   Dunque tra gli obiettivi di Mm, così come delineato dal piano industriale, ci sarà l'esportazione di sistemi per la mobilità, diversificando le aree geografiche di riferimento: prima Milano, poi l'Italia (con i metrò di Brescia e Napoli), quindi l'Europa (Salonicco e Copenaghen) e ora il resto del mondo.   Ma la diversificazione di Mm non si esaurisce ai trasporti. Oltre al settore ingegneria, dal 2003 Mm gestisce anche il servizio idrico integrato di Milano, occupandosi del prelievo in falda, della potabilizzazione e distribuzione, della raccolta delle acque reflue e della depurazione. Dal prossimo dicembre il Comune affiderà a Mm anche la gestione del depuratore. Infine per Mm si annuncia un futuro nella gestione degli alloggi popolari (30mila circa, sempre a partire da dicembre). Ecco perché, a precisa domanda su cosa sia oggi Mm, Corritore dà questa definizione: «Società di progettazione e gestione di beni comuni, dalla mobilità, ai servizi idrici, alle case popolari».

Left Menu Icon