Una boccata d'ossigeno per le aziende del trasporto pubblico locale venete

Actv e Atvo, una boccata d’ossigeno a Venezia

Actv e Atvo, una boccata d’ossigeno a Venezia

Sarà la Provincia, con una delibera che sarà messa all'ordine del giorno della Giunta, ad anticipare per conto della Regione circa 18 milioni di euro per coprire le spese del secondo semestre dell'anno

La proposta è dell'assessore ai Trasporti Giacomo Grandolfo, deciso a intervenire per scongiurare che si chiudano i rubinetti finanziari per le aziende che assicurano i collegamenti nel territorio provinciale. Ciò a causa del mancato riparto, da parte della Regione, dei 406 milioni di euro previsti dal bilancio di Palazzo Balbi per l'anno in corso e per il triennio 2014-2016. Un ritardo, che, si legge in una nota della Provincia, «espone di fatto le aziende titolari dei contratti – società quasi tutte partecipate dalla Provincia – a sofferenze finanziarie che potrebbero costituire il presupposto per azioni risarcitorie o di sospensione dei servizi». Nella proposta di delibera la Provincia ha così deciso di anticipare, di propria iniziativa, 9,5 milioni di euro ad Actv per i servizi extraurbani, 7 milioni ad Atvo per i trasporti extraurbani e urbani nei Comuni di Caorle, Cavallino Treporti, Jesolo e San Donà di Piave, e 130mila euro a Brusutti per altri servizi extraurbani, per un totale di 18 milioni di euro Iva inclusa. «Vorremmo rinnovare l'impegno – commenta la presidente della Provincia Francesca Zaccariotto – perché consapevoli del momento di difficoltà del territori». Dopo l'intervento nei confronti di Apt, la Provincia scende dunque in campo per il trasporto locale: «Fungiamo da cassa di anticipazione, da bancomat per altri enti – conclude Zaccariotto – e meno male che la Provincie era un ente da abolire! Mi chiedo cosa succederà quando la Provincia non ci sarà più».

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