I vertici delle due aziende del trasporto pubblico ascoltati dal Comitato per il Monitoraggio del consiglio regionale
Umbria Tpl e Mobilità Spa potrebbe avere presto funzioni di agenzia regionale di mobilità, mentre Umbria Mobilità Esercizio Srl dovrebbe fondersi in Bus Italia e, dall'inizio dell'anno prossimo, prendere il nome di Bus Italia Umbria. Sono le principali novità emerse nel corso dell'ultima riunione del Comitato per il monitoraggio e la vigilanza sull'amministrazione regionale, presieduto da Maria Rosi, in cui sono stati sentiti i vertici di Umbria Tpl e Mobilità Spa, presenti il presidente Lucio Caporizzi e il direttore amministrativo Mauro Proietti, e di Umbria Mobilità Esercizio, presente l'amministratore delegato Franco Viola. Nel corso dell'audizione, Caporizzi e Proietti, sollecitati dalle domande dei consiglieri del Partito Democratico Andrea Smacchi e Lamberto Bottini, hanno spiegato come si discuta già da qualche tempo, e il caso sarà oggetto un intervento legislativo di cui sarà investito il Consiglio regionale, dell'ipotesi di costituire in capo di Umbria Tpl e Mobilità Spa una funzione di agenzia regionale di mobilità, come già fatto in altre realtà regionali. “Questo – hanno aggiunto – porterebbe a dei vantaggi oggettivi: l'agenzia sarebbe in capo ad un soggetto già esistente senza creare sovrastrutture e costi aggiuntivi, e si potrebbe recuperare l'iva per circa 8 milioni di euro del contributo regionale, aumentando così le risorse per il fondo trasporti da destinare al finanziamento dei servizi. Il disegno di legge potrebbe arrivare in Aula anche in tempi brevi”. Caporizzi ha ricordato che “dopo la vendita dell'ultimo 30 per cento a Bus Italia, Umbria Tpl e Mobilità Spa, che vanta 54 milioni di euro di capitale sociale e 62 dipendenti, è rimasta interamente pubblica e la ragione sociale è riferita alla gestione del patrimonio immobiliare, dell'infrastruttura ferroviaria e delle partecipazioni. La società, in breve, ha estinto gran parte dell'esposizione debitorie iniziando a restituire l'anticipazione di cassa concessa dalla Regione. La situazione con Roma Tpl rimane però complicata, anche se si stanno marcando le differenze”. “Umbria Mobilità Esercizio – ha spiegato infine Franco Viola – è nata a marzo 2014. Ad Agosto Bus Italia ha acquistato il restante 30 per cento e il prossimo passo sarà la fusione dentro Bus Italia che probabilmente – ha concluso – avverrà nei primi mesi del 2015 e il ramo d'azienda umbro potrebbe prendere il nome di Bus Italia Umbria”.