La carta dell’abbonamento sostituita dal telefonino. O meglio: la carta dell’abbonamento che scompare. Il primo passo dell’Atm verso la smaterializzazione dei ticket è stato fatto lunedì 10 novembre, attraverso un accordo con PosteMobile. Gli altri passaggi (quelli decisivi) sono invece in programma per le prossime settimane, probabilmente entro la fine di novembre. Da quel momento in poi, non soltanto gli abbonamenti, ma anche i biglietti singoli potranno essere pagati attraverso i telefonini
È un progetto al quale gli esperti dell’innovazione tecnologica dell’azienda, guidati dall’ingegner Roberto Andreoli, lavorano da circa un anno. E che punta a offrire un sistema dei trasporti sempre più snello e fruibile per le centinaia di migliaia di visitatori che arriveranno a Milano per l’Expo. Si parte da PosteMobile, operatore telefonico del gruppo Poste italiane, che permette di acquistare una scheda «sim» che si può associare e integrare con i servizi BancoPosta, quindi anche i pagamenti attraverso il cellulare. Ecco, dopo l’accordo stretto con Atm, chi ha un telefonino con quel sistema potrà comprare direttamente con quello gli abbonamenti (settimanali, mensili o annuali). A quel punto, per viaggiare, basterà accostare il telefonino ai sensori che si trovano vicino ai tornelli del metrò o alle macchine per convalidare i biglietti sui mezzi di superficie. La fase successiva di smaterializzazione si allargherà invece ad altri operatori di telefonia (sicuramente Tim e Vodafone). E riguarderà anche i biglietti singoli. Gli ingegneri dell’Atm, gli stessi che ad esempio hanno curato l’intera gestione dei pagamenti per l’Area C, hanno lavorato a lungo per potenziare l’applicazione dell’Atm scaricabile su tutti i telefonini. Il progetto è stato seguito dal presidente Bruno Rota e sviluppato per far risparmiare tempo ai passeggeri e rendere meno burocratica la gestione dei biglietti. La possibilità sarà assicurata sia per i cellulari più moderni (gli smartphone ), sia per quelli più datati. Nel secondo caso, probabilmente, il sistema di pagamento sarà molto simile a quello già utilizzato per le donazioni alle onlus. Nella prima fase di sperimentazione, il sistema sarà attivo per tutti i biglietti di «prima fascia»: cioè quelli cittadini, più quelli per destinazioni più esterne come la fiera di Rho-Pero o la fermata di Assago, ma non ancora per le stazioni più lontane. Anche il Comune, con l’assessore alla Mobilità Pierfrancesco Maran, ha sostenuto il lavoro di modernizzazione dell’Atm per poter offrire ai turisti di Expo (e ovviamente a tutti i milanesi) un sistema più agevole per viaggiare sui mezzi pubblici. Quando il sistema sarà a regime, Milano diventerà una delle prime città europee più all’avanguardia nel cammino verso il biglietto elettronico immateriale.